- Accesso stradale
- parking 5 euro da giu-sett ma io non lo sapevo! no multa, meno male
Condizioni perfette, estive, molto caldo, solite nuvole in risalita lato italiano fino a infuocare le creste ma la solida area francese di altissima pressione + larga conca del Colle dell’Urina hanno tenuto sgombra la zona adiacente il Palavas. Percorso seguito: in salita fino al Colletto del Palavas, poi anzichè il più facile versante francese ho fatto un lungo traverso (ometti) verso dx da sotto il primo torrione (rudere) poi diagonale ascendente verso sx poi salita diretta verticale (molto faticoso, rari ometti qua e là) fino a pochi metri a sx della cima per infidissimi sfasciumi e ghiaia e facile appoggiata di mani finale (EE/F a piacere); discesa per la cresta N che conduce al Colle dell’Urina, non perdere il punto ove questa si biforca (prendere quella di dx, che inizia nei pressi di un breve canalino sfasciumato, segnalato da due ometti, posto sulla dx scendendo); per tracce su ghiaino infido ma meno pericoloso del pendio di salita pervenire ad un bel pianoro erboso 2/300 m sotto il Colle e situato a pochi min di marcia dal Fontanone.
Montagna lucente(giallo-bianca), molto vario il tracciato di salita e interessanti le vette circostanti; una decina al Colle dell’Urina e folla, quasi tutte comitive di stranieri, al rif. Jervis. Croce di vetta inaspettata, brutta, grande, durissima (nevvero fronte mia?). Pesanti arature di moto fino al bivio per l’alpe Crosenna, no comment… Per il resto percorso e ambienti di gran soddisfazione, più che proporzionale al cospicuo dislivello, molto belli, che colmano una mia grande lacuna.