Palasina (Punta) da Estoul

Palasina (Punta) da Estoul
La gita
gondolin
2 08/12/2022
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa
Quota neve m
1700
Equipaggiamento
Scialpinistica

Siamo partiti da Estoul sci ai piedi, risalendo le piste da sci in buona parte ancora chiuse e solo parzialmente battute, con l’intenzione di cercare “poudreuse” sulla spalla sud-ovest del Bieteron, confidando che l’esposizione ovest avesse preservato la qualità della neve dalla cottura dei raggi del sole. Mano a mano che risalivamo verso l’Alpe Litteran ci rendiamo conto che Eolo ha fatto danni, i pendii appaino bianchi ma è evidente che la copertura nevosa è alquanto inconsistente, soprattutto sui pendii più ripidi ed esposti. Decidiamo allora di divallare nel vallone della Palasina, e scegliere poi in seguito la destinazione in base all’osservazione delle condizioni dei pendii. Prendiamo in considerazione prima la Punta Valnera, ma la scartiamo in quanto non ci sembra che la copertura nevosa sia abbastanza abbondante per consentire di sciare i pendii pietrosi che portano alla cima. Ci dirigiamo perciò verso la Punta Palasina, ma una volta giunti nei pressi dell’Alpe Palasina Superiore ci rendiamo conto che anche la pala della Palasina è stata sferzata dal vento, ed i pendii poveri di neve appaino davvero poco sciabili. Ci dirigiamo pertanto su un dosso quotato 2.510 m antistante il Lago della Battaglia. Dopo il cambio di assetto scendiamo con circospezione, cercando di tenerci il più possibile nei placidi valloncelli di modesta pendenza, dove sembra che ci siano più spessore e consistenza del manto nevoso. Riusciamo così a preservare abbastanza le solette dei nostri sci, e riusciamo a fare qualche scodinzolo filante per poi riprendere nuovamente il sentiero che taglia il vallone di Palasina e riporta al di sotto dell’Alpe Litteran. Riusciamo ancora a fare qualche curva accettabile, poi sciata di sopravvivenza su neve a tratti crostosa sino ad Estoul.

Prima gita sci-alpinistica della stagione 2022/2023 con i Confratelli Andrea l’Occitano e Luca il Libero-Battitore. Ambiente e panorami splendidi, neve a tratti bella ma troppo scarsa ed inconsistente per consentire una sciata soddisfacente. L’ottima compagnia, la bellezza della Val d’Ayas e la sacra “Ruota” di Brusson compensano abbondantemente la delusione per la sciata non esaltante.

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