Partenza dal parcheggio di Estoul quota 1870 sotto uno splendido sole. Risaliamo le piste da sci ed intorno a quota 2000 le attraversiamo verso sinistra per prendere la traccia che porta nell’ombroso traverso del vallone retrostante le piste. Percorriamo il tratto pianeggiante facendo un ampio semicerchio per guadagnare i pendii assolati esposti ad est – sud-est che conducono all’Alpe Palasina. Seguiamo la traccia fatta dal piccolo gruppo di sci-alpinisti che ci precedono e rileviamo tratti di crosta non portante all’apparenza poco sciabili, così mettiamo in dubbio la bontà della gita scelta con esposizione sud. Dopo l’Alpe Palasina la qualità della neve migliora sensibilmente, e raggiungiamo la Punta Palasina con rinnovato entusiasmo. Cambio di assetto, qualche foto soprattutto ad un bellissimo Cervino in veste invernale e poi ci lanciamo senza indugi in discesa. Prima parte della pala della Palasina su neve polverosa compressa, bella soprattutto negli avvallamenti. Dopo i primi 250 metri circa di discesa ci teniamo sui pendii rivolti verso il rifugio Arp, dove troviamo nuovamente neve polverosa compressa alternata a crosta non portante comunque ben sciabile a patto di avere raggio di curva ampio ed un pò di velocità. Dopo aver raggiunto ed attraversato il Grand Torrent, non ancora completamente coperto in alcuni tratti, percorriamo un tratto in discesa su crosta non portante piuttosto brutta e raggiungiamo la strada pianeggiante che riporta sulle piste da sci. Prima parte delle piste da sci su neve fresata piuttosto dura, poi ultimi 80 metri su bellissima neve trasformata fino al tornate a quota 1725
Durante la salita abbiamo temuto di avere sbagliato la scelta di esposizione e quota della gita, per seguire la vulgata comune della neve rovinata dalla pioggia e della necessità imprescindibile di cercare neve trasformata a quote basse ed esposizione sud. Invece la discesa si è rilevata nel complesso divertente su neve sempre ben sciabile, anche se di consistenza variabile, anche perché le basse temperature hanno mantenuto comunque bella la neve alle quote più elevate. Mentre raggiungevamo la piola in auto continuavo a pensare ai versi di Robert Frost ed alla sua lode alla scelta della strada meno battuta (Two roads diverged in a wood, and I took the one less traveled by, And that has made all the difference.)
In compagnia di Andrea e Luca, gita in clima goliardico conclusa alla pizzeria La Ruota di Brusson con il solito lauto pasto innaffiato con appropriate libagioni