- Accesso stradale
- ok
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
la Salita al Tovo piccolo, e’ di sicuro invitante ma non banale, per neve instabile lungo il breve e, al contempo esposto tratto di cresta ( la ovest) che dal colletto tira su dritta sulla destra fino in punta. In comune per gran parte con la salita alla Testa Paiaire, c’e’ tutto il lungo avvicinamento incluso il canale sul finale di gita, oggi interessato da piccole slavine, scese di recente a creare qualche intoppo, non tanto in fase di salita (con i ramponi tanto quanto.bene o male si sale.) quanto in discesa, per difficolta’ a mantenere il controllo degli sci su terreno decisamente brutto. Per trovare la prima neve allo stato attuale delle cose, sono 2h 30 di sci in spalla da Vonzo, ma poi vuoi per lo scarso innevamento iniziale, (a partire da 1900m praticamente all’altezza dell’Alpe Balmot), vuoi per il terreno alquanto accidentato in questa fase centrale della salita, gli sci non si calzano che poco prima di essere in vista del canale, la cui risalita da subito si presenta problematica. La neve non sara’ stata tanta, ma per quel poco che si riconducevaa ad essere il tratto sciabile, e’ rimasta intatta con due dita di fresca su fondo duro. Una vera goduria..peccato solo di breva durata.
Una gita di eslusivo interesse amatoriale, per amanti del genere, poco adatta alla pratica dello scialpinismo, causa la natura impervia dei terreni e, la difficolta’ a trovare neve dal basso, se non in casi eccezzionali di forti nevicate a tutte le quote, sempre piu’ rare a verificarsi, e per l’esposizione a sud, altro punto a sfavore, che di certo non aiuta.