- Accesso stradale
- In auto al Santuario di Graglia, parcheggio nel piazzale con imbarazzo della scelta
Prima uscita in Fase 2, nessun problema anche perché la regola dovrebbe ormai essere finalmente chiara e nella regione ci si può muovere per attività motoria.
Ho seguito esattamente l’itinerario descritto. A Paglie di sopra non ho più trovato le tacche in salita e allora ho raggiunto Le Baracchette “a vista”, poi l’ultimo breve tratto per la vetta su sentiero segnato.
In vetta ho percorso la cresta verso il Rifugio Mombarone. Partito tanto per farne un pezzo, poi un tratto tira l’altro e visto che – nonostante la neve – si riusciva a proseguire, sono arrivato fino al punto in cui il sentiero “bollato” prosegue a mezzacosta su versante Mucrone. L’impressione, poi confermata, era che si perdesse nella neve. Da quel punto parte però anche un altro sentiero, forse dei camosci, che ben marcato sale sulla cresta: l’ho seguito ma poi mi sono fermato contro un masso oltre il quale c’era il vuoto.
Rientrato al Bric sono sceso in direzione Amburnero fino al colletto, da dove sono disceso all’alpe Nicoletto: il sentiero all’inizio non è evidente ma poi in discesa si ritrovano le tacche. Dall’alpe Nicoletto sono sceso ad Alpone, anche qui su sentiero all’inizio evidente (partenza individuata da ometti sui massi) ma poi ho perso le tacche sopra Alpone per cui discesa libera. Al bivio dopo Alpone sulla sterrata ho rinunciato a scendere sul B12 per evitare la strada ed ho optato per il B11 che parte ben evidente da Amburnero di sotto.
Prima gita dopo la quarantena quindi inevitabile un po’ di ruggine (che inevitabilmente si somma agli anni). Meteo altalenante, con alternanza di nebbie e sereno; creste ormai abbastanza pulite ma Vallone di Viona ancora innevato.