Pagarì – Federici Marchesini (Rifugio) da San Giacomo

Pagarì – Federici Marchesini (Rifugio) da San Giacomo
La gita
vale-d8
4 28/08/2010
Tipo di percorso
Faticoso
Tipo clima
Corretto

Partito al mattino da San Giacomo con l’intento di recuperare i bastoni lasciati 15 giorni fa, nel vallone che guarda verso il lago dell’Agnel. Dopo 1h 23′ giungo al bivio colle dll’Agnel / rif. Pagarì; prendo a sinistra in direzione del colle e seguendo le tacche rosse, dopo 35′ arrivo alla roccia custode degli agoniati bastoni. Ripercorro l’identica strada (30′)e a questo punto seguo il cartello in direzione del rifugio Pagarì ed in 22′ sono lì.
Ora posso godermi il paesaggio; neanche una nube, tanto che si scorgono tutte le vette circostanti fino alle più distanti (l’ultima volta che ero salito al rifugio, a malapena vedevo dove mettevo i piedi).
Dopo un meritato riposo, non potevo non gustarmi una fetta di crostata di Aladar…. come sempre eccezzionale veramente…..
Bene. Zaino di nuovo in spalle e discesa a valle. Quando tutto sembra fatto, iniziano i guai. Qui si vede il mio non allenamento di quest’anno, o perlomeno la mia carenza sulle lunghe distanze. Dopo appena 10′ prima distorsione (niente di grave per uno che ci convive, però sempre fastidiosa); 15′ ancora e seconda distorsione. A questo punto decido di stare più attento, ma non è finita, perchè ad impensierirmi maggiormente a questo punto sono stati i crampi, che, a causa della fatica prolungata, mi hanno accompagnato fino all’arrivo (1h 35′). Tempo impiegato totale: 4h28′ Decisamente una bella corsa che sicuramente con più esperienza affronterei in modo differente.

Desidero ringraziare il gestore del Pagarì (Aladar) come sempre molto cordiale e disponibile, il gruppo astigiano presente al rifugio che ha avuto parole di elogio nei miei confronti (era forse meglio darmi del matto)e soprattutto Carolina e Daniela, le quali non avessero abandonato i loro bastoni (causa forte temporale in corso), non mi avrebbero permesso questa splendida avventura.

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