Ovarda (Torre d’) da Chiaberto

Ovarda (Torre d’) da Chiaberto
La gita
enzo51
5 11/12/2011

La torre d’Ovarda d’inverno che bella idea tanto piu’ che da questo versante non l’avevo ancora mai salita. La prima volta che la feci risale ormai a 32 anni fa’ dai laghi Verdi,e con molta meno neve che adesso. Invecchiando, non so perche’ ma mi sento di dare ancora molto, come se non accettassimo di deluderci. Alle sei a.m., ancora con buio pesto, entro nel bosco tetro. La Luna e’ gia’ andata a dormire dietro il costone, ma per fortuna c’e la frontale a darmi conforto. In due ore sono al Colletto di Costafiorita da Chiaberto. E’ l’alba ora c’e’ la lunga cengia che corre alla base, ma che adesso e tutta di neve dura e ripida. Subentrano i ramponi a fare la loro degna parte. Sono sotto la verticale della punta Centrale e la parete canale e’ un invito alla vetta e all’uso razionale di picca e ramponi. Non vedo piu’ gli ometti ,per cui sbaglio via tenendomi troppo a sx, ma rimediero’ alla mia maniera ed ecco il vero ometto di vetta. Ci siamo…Bello notare il contrasto netto tra il biancore della neve recentemente caduta alle alte quote e i fondovalle spogli e nella morsa del gelo. Scendero’ in anello lungo il selvaggio vallone di Servin gia’ abbondantemente innevato. Tempo impiegato per l’anello compresa la salita alla vetta 7h30. Si puo’ ridurre certo ma va tenuto conto il fattore neve che inevitabilmente porta ad allungare i tempi. 1900 i mt di dislivello con i saliscendi. Dimenticavo, la gita andrerbbe inserita tra quelle alpinistiche, e data la presenza di molta neve lungo l’itinerario, (dopotutto siamo in pieno inverno) e’ da ritenere insufficiente anche la valutazione F un bel PD qui’ ci sta proprio tutto!

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