Ovarda (Torre d’) Cresta Est e traversata

Ovarda (Torre d’) Cresta Est e traversata
La gita
titty79
3 12/06/2016

alternanza tra roccia non rassicurante, sotto il filo di cresta, e quella molto buona a filo di cresta..quest’ultima permette un susseguirsi di passaggi tra il II° ed alcuni di III°, molto belli ma sempre comunque con costante e snervante esposizione..
per raggiungere la calata in doppia occorre affrontare un ”caminetto” verticale con buona roccia ma esposizione vertiginosa e appigli non rassicuranti..
traversata di cresta molto lunga e da percorrere con le dovute attenzioni..interrotta per motivi gia’ descritti dall’amico Enzo..

dopo il generoso commento di Enzo arriva il mio….
oggi ho realizzato che, nonostante possa avere la resistenza fisica di un maschietto su persorsi del genere, non ne ho avuto la resistenza mentale per affrontare in modo sereno questa ascesione … le nebbie e nuvoloni arrivati prima del previsto mi hanno mentalmente demotivata e sconfortata..per non dire spaventata… una volta arrivati in cresta e realizzando la lunghezza del percorso sono stata decisamente colta dall’ansia… roccia gia’ non molto asciutta che con la nebbia non solo non si sarebbe asciugata ma adirittura ulteriormente inumidificata…
quindi un complimento ad Enzo per aver dovuto reggere, oltre la complessita’ della gita, una lagnosa..snervante..isterica..stracciapalle..quale mi sono dimostrata oggi !!!
se qualcuno trovasse lembi di pelle nei pressi della doppia prego rendermeli per ricostuirmi il dorso di una mano… che per evitare che la corda rimanga incastrata tra due rocce occorre spostarsi sulla destra..cioe’ nel vuoto.. e per accompagnare la corda nella posizione giusta ho sacrificato una mano !!

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