Ovac (Cima dell’) da Anzino

Ovac (Cima dell’) da Anzino
La gita
emanuele_80
3 05/04/2015

Ho provato prima a raggiungere Anzino partendo a piedi dal ponte sull’Anza, sotto la strada principale della valle. La larga traccia costeggia inizialmente il torrente e raggiunge alcune baite, dalle quali in teoria si dovrebbe cominciare a salire, peccato che il percorso muore poco sopra nel bosco. Dopo un’ora di ravanamento tra alberi ed arbusti, decido di rinunciare e mi sposto con l’auto ad Anzino dove la partenza del sentiero è ben indicata. Dall’oratorio si sale ripidamente su traccia piuttosto visibile, poi in evidente stato di abbandono oltre l’Alpe Cresta. Si segue sempre la dorsale ma è anche facile andare ad incasinarsi a ridosso dei ripidi versanti laterali che precipitano nel vallone sottostante. Ad un certo punto ci si trova di fronte uno sbarramento roccioso che comporta una ventina di metri di discesa e risalita facile su rocce. Oltre iniziano i pochi cm di neve fresca caduti nella notte, direi molto utili i ramponi in modo da evitare spiacevoli scivolate sull’erba. Per rimontare la dorsale ho mantenuto il lato destro visto che in certi punti al centro si sprofondava nei vecchi accumuli di neve fin sopra il ginocchio. Non ho percorso l’ultimo tratto di cresta verso la cima per mancanza di tempo ma, ripidezza a parte, mi è sembrato abbastanza fattibile anche se esposto. Arrivato a valle e poi a casa in orario per il pranzo di Pasqua.
Giornata serena senza vento ma fredda con vista strepitosa sul Rosa fin dalla partenza, ambiente severo e solitario, visti solo quattro camosci, percorso scomodo senza segnalazioni e pressoché in abbandono. Ma è anche questo il fascino della montagna!

Gita in solitaria.

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