Ostanetta (Punta) – Striscia Bianca

Ostanetta (Punta) – Striscia Bianca
La gita
attila89
4 08/01/2012

Tentativo invernale.
Avvicinamento: la sterrata è percorribile in auto (panda 4×4) fino al terzo tornante dopo al centro di tiro al volo, poi 1h30 circa a piedi, parzialmente in ramponi.
Al posto di fare il primo tiro (variante di 6b, dove c’è la placchetta metallica con nome della via ed inconfondibile freccia blu), abbiamo seguito il presunto primo tiro originale, “attaccare sotto le placche chiare e seguire una rampa che sale verso dx fino ad un terrazzino (II+, 30 m).
Pensavo che dopo questo tiro si potessero usare le scarpette. Invece ci sono traversi innevati in neve dura, fessure ghiacciate, appoggi verglassati… quindi abbiamo fatto il primo tiro in ramponi e picca in mano, traverso verso destra, poco proteggibile (placche levigate, le poche fessure piene di terra ed erbose, ripulite con la picca);
secondo tiro in scarponi, fessura verso sinistra fino ad una sosta su terrazzino;
terzo tiro in scarponi, traversata (da relazione “facile”… con la neve si scende di qualche metro per cercare il bordo poco innevato, scalinando con la picca), poi si sale per un’evidente spaccatura, si passa il tetto (usata una staffa), poi continuato in spaccatura (III+… da proteggere) e sosta a dx su terrazzino).
Quarto tiro, diedro (V+ o 6a a seconda delle relazioni). 2 chiodi, uno spit; il chiodo dopo è circa 7-8 metri più in alto; salgo di qualche metro per la fessura di fondo, innevata e ghiacciata… una fessura in alto a sinistra sembra buona per proteggersi, purtroppo prendo un friend troppo grosso, non ci entra, nel riattaccarlo all’imbrago il piede destro scivola sulla liscia parete del diedro… Volo!
Riprovo 2 volte, con un altro bel volo “con puzza di bruciato”, a 30 cm dai compagni in sosta (con la mia picca a spallaccio si devono essere presi una bella caga), poi decidiamo di tornare indietro.
Da sosta 3 con una doppia da 60 si arriva alla base.
L’attrezzatura e le soste, fin dove abbiamo percorso la via, sono buone e con maillon. Sostituito cordino nella terza sosta.

A me il tratto percorso è piaciuto molto, in scarponi si aggiunge “pepe” alla salita. Percorso logico, occorre sapersi proteggere. In queste condizioni è un buon “ripasso” per le tecniche alpine, anche se la progressione viene inevitabilmente rallentata!
Grazie a Luca ed Endrius che si son fatti convincere! A loro la via non è piaciuta così tanto, vabbè! Ci si tornerà o più preparati, o in una umida e nebbiosa giornata estiva.
Fotografo ufficiale della giornata L. Giribone

Link copiato