Ostanetta (Punta) e Punta dal Razil o Rumelletta da Ostana, anello per Punta Selassa

Ostanetta (Punta) e Punta dal Razil o Rumelletta da Ostana, anello per Punta Selassa
La gita
andrea81
4 22/12/2013
Accesso stradale
pulita fino a Durandini (giusto qualche chiazza di neve)
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa compatta
Quota neve m
1200

Oggi ho azzeccato in pieno la zona, visto che ho avuto il sole (pur velato) praticamente tutto il giorno, e sopratutto assenza di vento anche in cima.
Per quanto riguarda la neve, sembra fine marzo, l’ultima nevicata è come non fosse avvenuta.
Per rendere più sostanziosa la gita sono partito da Bernardi (caldo già da subito), percorso la strada fino a Durandini (arrivato marcio grondante), dove ho calzato le ciaspole. Lungo la stradina ci sono 3 cm di neve e tante pietre; sopra, all’inizio della Costa Serviglione, lo strato recente poggia sul vecchio strato portante (parliamo in totale di 20 cm). Seguito fedelmente la dorsale, a tratti un po’ ripida e con solo una traccia di discesa. Poi nel tratto mediano prima del Colle Bernardo, il manto diventa finalmente più consono alla stagione. Le tracce esistenti si esauriscono al colle Bernardo, da qui fino alla Punta dal Razil faccio la traccia in 20-30 cm di neve polverosa, a seconda delle zone di accumulo. Raggiunto la Punta dal Razil senza problemi, avevo i ramponi per provare l’Ostanetta, ma appena visto la cresta ed il tipo di neve inconsistente, non ho nemmeno provato a proseguire. Tra l’altro da gps, la Punta dal Razil mi risulta 2385 m, (non 2370 come da cartello) e pari quota con l’Ostanetta, che a occhio sembrerebbe più bassa).
Per la discesa, ho compiuto un anello ritornando al Colle Bernardo, e quindi proseguendo per la dorsale est che dopo una discesa di 200 m, porta alla Punta Selassa, ottimo punto panoramico. Questo tratto con neve molto brutta, a tratti ventata, altri crostosa e altri del tutto sparita. Dalla Selassa, seguendo tracce di predecessori, sono sceso nel vallone sottostante, prestando attenzione a non perdere troppo quota, anzi traversando tutto il versante per andare a trovare il sentiero estivo, che mi riconduce alla stradina dell’andata, e quindi a Durandini. Da qui per non ripercorrere la strada asfaltata, ho cinghialato a caso tra prati e fasce boscose, spuntando a 30 metri da Bernardi.

Stranamente non molta gente in questi posti, una decina di persone in totale, tutti con le racchette tranne uno scialpinista (che avrà buttato via gli sci). Temperatura non fredda, anzi!

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