- Accesso stradale
- posteggio abbastanza limitato a Viviere
Splendido anello, lungo ( oltre 18 km), con vedute spettacolari sulle Cozie e in ambiente quasi desertico. Tantissime le tracce di strade militari ormai semi dirute,tantissime casermette e bunker. A ben vederle, ci si chiede a oltre settant’anni di distanza chi furono quei matti che ci mandarono in rovina per combattere una guerra inutile e dannosa.
Ho seguito le indicazioni dell’itinerario descritto senza problemi fino in vetta. Faticosa l’ultima erta che conduce in vetta all’Oserot. Panorama bellissimo e a 360 gradi. Poco sotto la vetta è stata installata una corda fissa, ma è meglio tenersi qualche metro a sinistra. In discesa ho effettuato una variante che mi ha fatto risparmiare molta strada, ma che necessita parecchia attenzione.
Scesi dalla vetta di un centinaio di metri, arrivati ad una spalla(grosso ometto) si prende a sinistra un ripidissimo canale, di circa 150 metri, che scende a picco sull’ultimo tornante del sentiero che conduce al colle dell’Oserot. In tal modo si evita di scendere fin sulla strada militare proveniente dalla valle Stura e soprattutto non si deve risalire la stessa e il successivo sentiero fino al colle dell’Oserot.Il canale sopradescritto richiede la massima attenzione causa la natura franosa del terreno e le rocce assolutamente infide che bisogna scendere( passi di II). A tutt’oggi il fondo del canale presenta un nevaio assai ripido, destinato a scomparire entro fine mese).Conviene, scendendo, portarsi progressivamente a sinistra, dove il terreno diventa, nella parte bassa, più erboso.
Poi lunga discesa dalla comba Emanuel fino all’auto, senza mai incontrare anima viva.
Pochissima acqua sul percorso ( solo sotto il passo della Gardetta).
Portare abbondanti scorte.
Da solo