Primi tratti del sentiero, sopra Bersezio, non troppo visibili fra i prati e muretti di pietra, ci sono bolli rossi ma sbiaditi, poi la traccia una volta nel bosco diventa più evidente. Fino alla Bassa di Terra Rossa sentiero molto remunerativo (un po’ di ghiaia fastidiosa in certi punti). Qui, complice anche un piccolo cartello posizionato a terra non troppo bene, abbiamo seguito la cresta verso quello che è il Falso Oserot, capito l’errore siamo scesi alla meglio per ripidi prati sul versante nord rintracciando la strada militare circa 70 m sotto. Trasferimento semi pianeggiante su questa bella strada ancora in discrete condizioni fino alla base del canalone di salita all’Oserot, riconoscibile per il colore rossastro delle rocce sommitali. Nonostante l’aspetto c’è un discreto sentiero, ripido si ma non problematico. Un ultimo breve tratto richiede un minimo di cautela per arrivare in cresta attraversando una fascia un po’ scivolosa ma nulla di che. Crestina breve (c’è anche uno spezzone di corda, inutile) ed aggirabile sul versante sud.
In discesa effettuato il giro per il Lago Oserot, reperendo una vaga traccia che si è collegata con il gta proveniente dal Passo di Rocca Brancia. Questa deviazione comporta però una risalita di circa 100 m per tornare alla Bassa di Terra Rossa. Laghetto ridotto ai minimi termini ma sempre di un bel colore verde.
Meteo molto buono, con nuvolosità sparsa dal primo pomeriggio. Oltre a noi solo una coppia di escursionisti sempre saliti da Bersezio. Zona ricca di costruzioni belliche e strade in ogni dove.