- Accesso stradale
- buono fino a Piazzale Lozze
In pieno periodo di commemorazione della Grande Guerra credo sia doveroso rendere omaggio ai tanti Caduti recandosi in questi luoghi che, oltre a evocare pagine di storia drammatiche, offrono paesaggi e panorami di incomparabile bellezza.
Siamo partiti più in basso, e per l’esattezza dal confortevolissimo rifugio Barricata, per raggiungere successivamente, dopo circa 4 km di sterrato in un bellissimo bosco di abeti, la strada che sale a Piazzale Lozze. Qui il pullman ci ha recuperati e portati al piazzale di cui sopra dove è cominciata la vera salita. Con ciò abbiamo aggiunto circa 350 metri di dislivello.
La salita alla Caldiera e all’Ortigara è molto comoda e poco ripida. Ovunque si vedono i segni del conflitto, per via di trincee a cielo aperto, postazioni di mitraglia, cisterne per la raccolta di acqua, gallerie.
Dalla Caldiera si discende a Pozzo Scala su ripido sentiero, dove conviene porre attenzione a causa della natura molto sassosa e scoscesa del terreno.
La risalita all’Ortigara è assai comoda, con un’ultima parte attrezzata e un suggestivo passaggio in galleria che sbuca nei pressi del cippo austriaco.
Da qui in breve si raggiunge la Colonna Spezzata sulla vetta”italiana”.
Discesa dal comodo sentiero Italia sino alla chiesetta delle Lozze e al successivo piazzale.
Giornata meravigliosa, con vista che spaziava dalla laguna veneziana alle Dolomiti di Brenta e al Cimon de la Pala.
In vetta il nostro trombettiere ha intonato il Silenzio fuori Ordinanza, in un’atmosfera di grande commozione.
Bellissima due giorni organizzata dal Cai astigiano insieme alla sezione dell’ANA di Asti. Oltre 50 partecipanti.