Bellissima gita, ottima per allenare fiato e gambe a inizio stagione.
Partenza graduale dalla sterrata al fondo della quale si lascia la macchina: si passano le poche baite, si riempie la borraccia alle fontane, e si sale con lenta progressione per splendidi boschi (qualche vipera, attenzione…); poi un lungo sentiero a tratti innevato, fin poco sotto il Colle: qui meglio tenere la sinistra e cercare gli ometti seminascosti, pena una lunga digressione in mezzo alle marmotte.
Arrivati al colle e allo storico muretto di fortificazione, il sentiero si interseca con quello che sale da Prà Catinat… e il meno è fatto. Resta una lunga salita sul canalone ovest: visto dal basso, è piuttosto repulsivo. Lo si supera con tanta pazienza, un po’ di fatica, e una fortissima fede nella propria condizione di bipedi e nella tenuta del vibram degli scarponi: anche se il terriccio e la pietraia franano sotto i piedi ogni due passi. Giunti alla sella tra le due cime, siamo quasi arrivati. I primi metri sono un po’ esposti e un po’ critici (se la roccia è umida, meglio assicurarsi al provvidenziale chiodo; altrimenti via senza troppe paure) e forse giustificano – assieme al canalone – la gradazione alpinistica per questa piacevole gita che, per il resto, merita in tutto e per tutto il suo grado EE.
Consigliata.
Con Andrea & Elisa, entrambi in gran forma! Giornata splendida, pochi escursionisti e qualche nuvola di passaggio.