Quoto in pieno la relazione del grande Roby4061, del quale abbiamo seguito le tracce a distanza di qualche giorno.
Non aggiungo altro, confermo solo che anche io non ho visto il chiodo sopra il passaggio esposto, che probabilmente sarebbe molto utile in caso di roccia bagnata. Ma in quelle condizioni bisognerebbe fare molta attenzione anche nel tratto sotto la vetta, dove le rocce sono state letteralmente levigate dal passaggio dei salitori e risultano scivolose già quando è asciutto.
E’ anche vero che parlare di pioggia dopo mesi di siccità risulta fuori luogo…:(
Molta gente in vetta e ancora in salita mentre noi scendevamo dal canalino E, facendo attenzione a non smuovere pietre su chi avevamo sotto.
L’anello è molto piacevole, anzi direi che ci è piaciuto più il percorso e i panorami della discesa rispetto a quelli della salita, ma è questione di gusti
5 km la salita e 6,3 km la discesa.
In piacevole compagnia di Enrico dopo parecchio tempo che non si saliva più insieme su una cima, e ha avuto pure la voglia di spiegarmi il Nobel alla fisica e le onde gravitazionali…:)