- Accesso stradale
- Strade perfettamente pulite
Gran bella gita e gran bell’ambiente.
Da segnalare che la quota neve inizia a 2300mt,non 1900mt come segnalato da chi ha relazionato precedentemente,i pendii a sud sono belli spogli,decisamente meglio a nord.
Come detto la copertura nevosa inizia ad essere “usabile” dai 2300mt,per usabile intendo dire che prima si possono “polverizzare” le racchette,poi poca neve ma sufficente per le racchette,fuori dalla traccia si alternano tratti crostosi ad altri con farina fino a quota 2600mt dove inizia una bella crosta portante.
Il conoide di accesso al canale(30° max) si può risalire con le racchette ai piedi(se si hanno racchette alpinistiche),poi picca e ramponi fino alla sella quotata 3050mt.
Canale segnato dai passaggi precedenti e da resti di recenti slavine che rendono la salita fastidiosa,io ho preferito fare una traccia mia per salire più velocemente e con meno fatica su bella neve dura il giusto.
Dalla sella si percorre il facile diedro che permette di raggiungere una cengia esposta con neve ghiacciata, da percorrere con un pò di cautela ,ma il ghiaccio aiuta,poi si sale la paretina che conduce alla breve cresta che porta in vetta, in discesa ho preferito fare le doppie visto che ci sono degli ottimi ancoraggi su maillon,giunto alla sella ridisceso il primo tratto di canale (il più ripido,45°) faccia a monte,poi velocemente giù faccia a valle su neve che,nonostante esposizione e gran caldo di oggi,teneva bene con due dita di marcetta su fondo duro,rimesse le racchette e discesa veloce fino a 2300mt,dove il fango tendeva a fare “zoccolo” sotto gli scarponi!
Niente foto di vetta,zaino picca e macchina foto rimasti alla sella…….visto che volevo salire leggero,quindi anche senza testa!
Pazienza,si ritornerà sicuramente con la socia.
Gita ancora consigliata per le racchette,non per gli skialp che invece possono trovare un innevamento più che sufficente nei versanti a Nord.