La ferrata è piuttosto facile e mai troppo esposta,non ci sono tratti strapiombanti e in contropendenza e non necessita di sforzi fisici particolari.Ben attrezzata e mantenuta,ottimo il sistema degli alpini di mettere nella maglia del cavo di acciaio degli inserti di legno a forma di grosse olive per migliorare la presa.Funziona bene…
Passato il primo ricovero poco dopo l’attacco della ferrata il cavo è spezzato in un punto non critico con roccia asciutta ma che può essere insidiosa sul bagnato per via dell’esposizione.
L’avvicinamento è su fondo ottimo fino al tratto dei ghiaioni sulle pendici del gruppo dell’Oronaye dove il sentiero, pur essendo ben tracciato, diventa molto faticoso per il tipo di terreno e per la pendenza che si fa sostenuta e continua così fino all’inizio del tratto attrezzato.
Gita da urlo….di felicità!
Per il percorso,per la ferrata, per la Val Maira ,per il panorama mozzafiato sempre in vetta come nel fondovalle.
Non fa differenza guardarsi intorno dall’alto verso il basso o viceversa,è tutto veramente meraviglioso.
Un saluto ai quattro ragazzi incontrati sul percorso,gli unici oltre a me e Sandro ad aver fatto questa ferrata oggi.
Tripudio di camosci e marmotte.
Grazie a mio marito per avermi proposto questa meta!