Oronaye (Monte) cima Est o cima Dronero – Via Ferrata degli Alpini

Oronaye (Monte) cima Est o cima Dronero – Via Ferrata degli Alpini
La gita
lorry62
4 27/07/2014

Bella, impegnativa via attrezzata di alta quota.
La Val Maira fiorita dopo le piogge è una festa abbagliante di colori. L’Oronaye regala panorami quasi dolomitici.
Applausi al restauro minuziosamente filologico della ferrata, che ha mantenuto elementi storici (il cavo con le olive di legno, la scaletta piegata da chissà quante intemperie..) ma aggiungendo la sicurezza di una ferrata moderna.
Terminate le doverose note paesaggistiche, veniamo alla ferrata. Questa non è una ferrata come ce ne sono altre decine. Niente vie di fuga, niente sentiero di rientro, si va fino in punta e si ritorna per dove si è arrivati, e la discesa è decisamente più impegnativo dell’andata. Il cavo serve più per scendere che per salire.
Tecnicamente non è niente di più di una AD, ma il terreno è sfasciume, non serve tanto sapere arrampicare quanto avere consuetudine con le “ciaplere” in quota. Il cavo è posto a protezione dei tratti più infidi; nei (pochi) punti dove la roccia è solida e ammanigliata, non c’è nessun cavo (nessun problema in salita, ma in discesa un canapone non avrebbe guastato). Utile una corda anche in qualche punto in cui il cavo è stato strappato via dalle intemperie: niente di difficile, “basta non cadere” …
Assolutamente da evitare con tempo instabile, se si mette al brutto l’unica è rifugiarsi in uno dei ripari. Quest’anno a fine luglio la via è ormai sgombra, ma in certi passaggi c’erano ancora delle tracce di neve, fare quindi bene attenzione a salire solo quando l’ultima neve se n’è andata e il terreno si è asciugato.

Con Carlo “Snowcat” & Wanda, Aldo, Ale e l’eroica Laura, e Roberto l’alpino.

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