Orogna (Scatta e Punta d’) dall’Alpe Devero, anello per il Monte Cazzola

Orogna (Scatta e Punta d’) dall’Alpe Devero, anello per il Monte Cazzola
La gita
andrea81
5 06/04/2018
Accesso stradale
parcheggio a pagamento, evitabile lasciando l'auto 2 km sotto
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Quota neve m
1400

Per taccagneria sono partito dal piazzale sterrato oltre la prima galleria, quindi circa 2 km a piedi fino all’Alpe Devero (20′ e 200 m di dislivello aggiuntivi). Al fondo della piana dell’Alpe Devero calzato le racchette e iniziato a salire su buona traccia per la Val Buscagna. Traccia che mi ha illuso perchè solo per il Monte Cazzola, quindi dal bivio dell’Alpe Misanco la nevicata dei giorni precedenti ha coperto le tracce, con conseguente necessità di tracciatura. Mi sono mantenuto al centro del vallone per poi salire il dosso a destra del Lago Nero (per visionare la risalita al Monte Cazzola che avrei voluto fare al ritorno). Da qui breve perdita di quota e mi sono riportato nel vallone, dove provvidenziale è arrivato Maurizio simpatico scialpinista di Crodo che mi convince a proseguire alla Scatta d’Orogna (da solo sarebbe stata impresa improba). Strato di neve recente molto umida di 15-20 cm; insieme raggiungiamo la breve crestina per la Scatta, qui qualche roccetta nascosta richiede attenzione, ma in cima racchette ai piedi senza grossi problemi. Salutato Maurizio che scenderà direttamente, io scendo di 100 m nel vallone per poi deviare a destra per salire la vicina Punta d’Orogna (è un reato non salirle entrambe). Breve strappetto per arrivare alla sella, e quindi facile dorsale per la cima. MA oggi non è ancora finita, mi rimetto in marcia percorrendo la bella dorsale alternata ai pendii ovest in direzione del Monte Cazzola, salendo anche la punticina quotata 2426 m. Percorso sempre molto facile e panoramico, grosse cornici sul versante sud. Sceso alla base del Cazzola, risalita micidiale per gambe un po’ provate e per il gran caldo, neve tutto sommato ancora diginitosa, fino alla cima del Cazzola, con alcuni ciaspolatori che si avviavano a scendere, perciò cima tutta per me.Da qui discesa piuttosto rapida all’Alpe Devero, anche se con neve piuttosto sfondosa nel tratto boscoso, segno delle elevate temperature.
Condizioni di innevamento incredibili, per tutto il giorno si sono susseguiti i boati delle scariche dalle pareti del Cervandone & soci.

Prima volta per me all’Alpe Devero, posto affascinante, giorno di ferie ben speso e nonostante la sveglia e il viaggio non proprio breve, la salita alle tre cime della Val Buscagna ha ripagato tutto. Molta fatica a causa della neve recente.Oggi poca gente e ambiente vivibile.

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