- Accesso stradale
- solito obolo alla galleria di Cologno (5€), per chi non usa skilift
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
Per me prima gita interamente su neve da metà Gennaio 2011, dove proprio a Devero (Corona Troggi) ho rotto il legamento crociato anteriore sinistro di cui (sigh) non ho ancora recuperato piena funzionalità.
Moltissimi skialp-ciaspolari fino all’Alpe Misanco, ma diretti tutti al Cazzola in quanto dal bivio in poi non abbiamo più trovato anima viva, salvo un camoscio appostato sulla parete sovrastante l’Alpe Misanco.
Neve piacevole e mai sfondosa, con fondo discretamente duro: secondo me a sciare sarebbe stata fantastica, ma con questo ginocchio…; c’era però un’unica traccia di sci, oltre a impronte di racchette da neve che però finivano presso il laghetto che separa Cazzola e Punta d’Orogna.
Scatta raggiunta in traversata dalla Punta d’Orogna, che abbiamo salito dal percorso classico ed è leggermente più bassa della Scatta: occhio ai buchi profondi nella neve alta, se si tiene la cresta sotto la Punta invece di portarsi al centro del vallone!!!
Scesi poi dalla Val Buscagna, da cui (lato Cervandone) sono venute giù in diretta due slavine nel tratto che sovrasta Pedimonte.
Il Devero ci ha accolto con la consueta domanda dell’esattore: “Sci o passeggiata?”, che ci ha fatto sentire a casa. Gita fatta come al solito con i Figli del Global Warming (Devastefano e Kiaramente), in dipendenza da pendenza: occhio che tra poco se riesco mi rimetto gli sci!!!