Oriol (Cima dell’) da Terme di Valdieri

Oriol (Cima dell’) da Terme di Valdieri
La gita
max1971
4 25/09/2016

Partiti alle 5.50 con frontale da Terme di Valdieri con una splendida stellata sopra la testa. Alle 8.30 breve sosta al Rif. Morelli purtroppo già chiuso (niente caffè …) e si riparte verso il passo del Latous.
L’avvicinamento, sempre su ottima traccia, è molto faticoso. Puntiamo erroneamente l’evidente canale subito sotto il Punto Nodale credendo che sia il canale che porta a prendere la costa Nord-Ovest. Ma non tutto il male vien per nuocere… dalla selletta del Passaggio Nodale (che collega alla sottostante Vagliotta) ci rendiamo conto che la parete Nord dell’Oriol ha già le cenge innevate e con sicura presenza di abbondante verglas. Riscendiamo il canale e decidiamo quindi di procedere per la Via Normale. Percorrendo al cengia che porta alla Normale passiamo sotto al “evidente” canalino che porterebbe alla cresta Ovest (sinceramente è evidente solo quando ci si è perfettamente sotto, altrimenti non si distingue dalla parete …)
L’assenza di qualche ometto ci porta a vagare un pochino alla ricerca del punto più logico. Troviamo quindi l’accesso al canalino che collega la prima cengia mediana con la seconda, ma … c’è verglas pure lì. Allora arrampichiamo lateralmente dove il sole ha già sciolto tutto e ci riportiamo nel canale più in alto con un passo di III. Riprendiamo quindi la cengia e attraversiamo le placche inclinate cercando di evitare i pericolosissimi punti con verglas. Finalmente raggiungiamo la cresta e la parete est che, ben assolata, è completamente pulita da neve e soprattutto da verglas.
Raggiungiamo i canalini terminali e li arrampichiamo agevolmente, ma sempre con un occhio alla notevole esposizione sotto di noi. Finalmente l’ultimo facile saltino ben manigliato ci porta alla splendida vetta. Sono le 12.30. Il tempo è splendido, l’aria tersa e fredda. Il Paradiso. Siamo circondati dall’Argentera, dalle Aste e più in là … ci guarda il Gelas (salito 2 settimana fa :-).
Nel rientro approfittiamo molto volentieri delle varie calate sfruttando la corda da 60m portata apposta … La prima calata è poco sotto la vetta e permette di superare la paretina sottostante fino quasi alla base del canale erboso. Poi un breve spostamento fino a riprende il filo della cresta dove si trova la seconda calata che puntando alla cengia sottostante conduce alla terza calata attrezzata con 2 cordini su spuntone che permette di tagliare un bel pezzo del tratto fatto in salita. La quarta e ultima calata è il canalino che riporta alla cengia inziale, ora completamente ripulito dal verglas.
Ci portiamo infine fuori dalle cenge e poi … l’infinita discesa per tornare a Terme di Valdieri dove arriviamo circa alle 18.

Gita impegnativa per molti fattori: dalla lunghezza notevole (partendo da Terme andata e ritorno sono circa 19 km con 1650m di dislivello e 12 ore di cui 10 in movimento) alla notevole esposizione dei passaggi più impegnativi. La cima ripaga di tutti gli sforzi, ma resta comunque una vetta da affrontare solo se ben allenati e con passo sicuro su tratti di arrampicata fino al II/III esposti. Da evitare assolutamente in caso di meteo non ottimale e con scarsa visibilità.
Complimenti al bravissimo compagno di gita Andrea che ha macinato chilometri, dislivello e canalini esposti senza battere ciglio!

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