Oriol (Cima dell’) Cresta Ovest

Oriol (Cima dell’) Cresta Ovest
La gita
gheroppa
5 03/11/2017

Anzitutto la nostra gitarella è una variante della cresta O, in pratica si sale dal canalino ghiaoso posto a sx del punto nodale, quello che ha indicato nella foto m.gulliver come canalino stracannato, noi avevamo visto questa foto e ci siamo buttati a cercare di ripercorrere le sue orme fino ma facendo la cresta quasi integrale, saliti in canalino alla sua biforcazione finale siamo stati a DX, saliti sul filo di cresta lo abbiamo percorso fin sotto il punto in cui inizia a salire con forte angolazione verso la vetta, passando su quel meraviglioso ponte di grossi massi incastrati che forma la finestra piu alto delle due visibile anche da valle, sopra ci si passa senza grossi problemi lo spazio è ampio, ma per scendere l’ntaglio è tutto un programma, qualcuno che era con noi che è esperto da far paura ha fatto una spaccata al volo con saltino finale, io mi son calato con un cordino in mano e ho sopaccato in basso dove si stringe, poi saltino giu, la mia compagna nella sua eleganza femminile è riuscita disarrampicare senza salti acrobatici e infile se calata con dolcezza sul mini colletto, da qui risalire pur con un passo molto esposto è semplice e si parla di II a mio avviso, questo senza però andare scendere di una ventina di metri per andare a prendere la cengia solita e tradizionale, arrivati a questo punto senza di nuovo andare a fare la diagonale che per una canalino/cengia porta fil filo di cresta quasi in vetta, abbiamo traversato e con qualche passo di III e IV su un lieve strapiombo siamo saliti dritti fin sotto la vetta, ridiscesi per la normale ma passando dal canali posto piu a DX idrografico della normale, canalino atrezzato con almeno 4 fettucce per scendere di doppie, cosa che abbiamo fatto noi, cosi dopo una facile discesa fin sul primo risalto (seguendo gli ometti qui molto ben presenti) con 2 doppie da 40 ci siamo ritrovati quasi sul sentiero della normale.
Gita impegnativa da affrontare con buona preparazione (Ricordiamoci che sono anche 1700mt di dislivello totali) due mezze da 25, cordini per fare sicurezze su spuntoni e nasi di roccia, qualche friends e nuts di piccola e media misura sono stati molto utili, su tutto il percorso non c’è traccia di chiodo spit cordini o altro, anzi licheni secchi che si sbriciolano sotto le mani fan capire che non c’è molto traffico lassu sopra 🙂 indispensabile aver fatto amicia con l’sposizione che in alcuni passaggi è davvero forte.
Temperatura in vetta attorno alle 12:45 6° con vento rafficato che prennunciava l’autunno, il sole è tramontato alle 18:20, dal pianoro del Lagarot all’auto frontale e via a cinciamparsi nelle pietre 😉

Gita di enorme soddisfazione per noi 🙂 direi la piu difficile mai percorsa per noi.

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