Ondezana (Punta) Via Normale dalla Diga di Teleccio

Ondezana (Punta) Via Normale dalla Diga di Teleccio
La gita
viper
4 18/06/2016

Quattro stelle meritate oggi dall’Ondezana!
Siamo saliti ieri sera al Pontese arrivando verso le 19:45, giusto in tempo prima del temuto nubifragio serale, che puntualissimo è arrivato ed ha imperversato con tuoni e lampi fin verso mezzanotte. Scaricando fiumi d’acqua ma anche neve in quota, che poi abbiamo trovato stamane sul ghiacciaio e sulle rocce finali. Ma andiamo con ordine…
Per sfruttare la finestra di bel tempo prevista fino in tarda mattinata, siamo partiti alle 4:45 dal Pontese: avvicinamento alla Muanda di Teleccio alla luce delle frontali, su sentiero facile ma con numerose varianti da “slalom tra gli acquitrini”. Poi risalita del conoide morenico fino a 2645 metri, quota alla quale abbiamo calzato i ramponi in corrispondenza della prima lingua nevosa. Li abbiamo tenuti fino in vetta: infatti, tolto un brevissimo tratto ancora su sfasciumi, si può salire su nevai continui.
Salita relativamente diretta, su pendenze sostenute: neve un po’ faticosa, in formato di crosta non portante fino a 2900 metri, poi ben portante ma gradualmente ricoperta da uno strato di fresca caduta nella notte (ved. sopra), del tipo “pallottolare”. Quindi manto nevoso che ci ha dato qualche pensiero, non del tutto stabile, ma sotto c’era un bel fondo di neve dura e la fresca non era molta, pertanto abbiamo deciso di proseguire. Risalito un pendio-canale un po’ più a sinistra di quello regolamentare, che però ci ha dato accesso al ghiacciaio superiore con maggior sicurezza (già scaricato). Pendio finale bello faticoso da tracciare, un vero sollievo arrivare alla sella.
Cresta rocciosa ovviamente verglassata e innevata, ma le rocce sono ben gestibili, con tanti appigli e poca esposizione (occhio solo ad alcune cornici di neve). In vetta ancora sole e buona visibilità, carino l’accrocchio sulla cima ricoperto di candelotti di ghiaccio modellati dal vento.
Discesa del primo tratto con la dovuta attenzione (ci siamo legati in conserva corta), poi giù lungo la traccia di salita. Neve un po’ (abbastanza) sfondosa da 2900 metri a scendere, quando ormai eravamo entrati nelle nuvole; fiocchetti di neve e infine pioggerella leggera nell’ultima ora e un quarto di rientro verso il rifugio.
Da qui all’auto invece il meteo si è aggiustato e siamo arrivati con il sole…

Montagna desiderata da tempo, ottima in queste condizioni, in pratica quasi-invernali: si evitano molti sfasciumi grazie alla neve ancora presente. Oggi poi è stata più impegnativa del previsto, e ci ha regalato una bella gita alpinistica completa.
Ringrazio quindi i soci Enrico e Dario, che mi hanno accompagnato e che mi hanno motivato a partire ieri quando le previsioni meteo tendevano a scoraggiarmi. Comunque la splendida accoglienza di Mara (leggendaria ormai) al Pontese sarebbe già bastata a salvare in qualche modo le cose se l’impresa sull’Ondezana non fosse andata a buon fine!

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