Ondezana (Punta d’) dalla Diga di Teleccio

Oggi, prima esperienza di skialp in Valle Orco davvero positiva. Dopo il bel giro di ieri con la mia nuova bici da viaggio alla scoperta del Canavese, le condizioni della gamba non erano ottimali, ecco il perchè del commento ironico del socio di gita, Marmotta…
Partiti dal rifugio poco prima delle 6 con buon rigelo notturno. La prima rampa si presenta subito ravanosa a causa del fondo molto irregolare, poi dopo la sua fine, si sale abbastanza bene anche per la massima pendenza. Indispensabili i rampant, ma vista la mia pigrizia di oggi, piuttosto che sbattermi a togliere gli sci e salire ramponi ai piedi me la sono smazzata fino alle roccette finali, senza. Saggiamente gli altri hanno invece vinto la pogrizia, addirittura alcuni li hanno calzati praticamente all’inizio della gita.
Cresta finale tracciata, anch’essa fatta senza ramponi, ma qui effettivamente non guastavano. In poco più di tre ore in cima, tra qualche ravanamento, soprattutto nel ripido canalino che adduce al pendio finale…
Panorama veramente spettacolare, tutta la catena delle alpi dal Monviso al Rosa.
Per fortuna il vento non ha infastidito più di tanto in salita, ma ha fatto si che la neve non mollasse un gran che. Scesi alle 10, abbiamo trovato i pendii fino a quota 2800 ancora un po’ duri ma comunque sciabilissimi. Poi via via più morbida fino ahimè ai fastidiosi conoidi di valanga del fondovalle soprastante il rifugio.
Gestione e accoglienza al rifugio ovviamente ottima.
A quest’ultimo si accede a piedi dal sentiero estivo ormai pulito, se pur attraversato da molti rigoli d’acqua. L’auto (nonostante le segnalazioni di strada chiusa) si lascia ancora circa 150m sotto la diga a causa di una valanga che la ostruisce.
Gran bella giornata in compagnia del collaudatissimo socio, Marco.