- Accesso stradale
- Abbiamo parcheggiato la macchina all'altezza dell'acquedotto dopo l'8° tornante. Su altre relazioni è segnalato che con mezzo adeguato è possibile risalire direttamente la carrozzabile lunga 400m anche se non ci è ben chiaro dove sarebbe stato possibile lasciare la macchina una volta su dato che lungo questa carrozzabile non vi è sufficiente spazio per parcheggiare. Consigliamo quindi di lasciare la macchina direttamente all'acquedotto.
Forse lo spigolo in questione è meglio che rimanga ignoto (no pun intended). La via presenta alcuni tratti tutto sommato piacevoli e con roccia notevole, ma ne presenta altrettanti con roccia instabile, soprattutto lungo la seconda lunghezza, probabilmente a causa della scarsa frequentazione della via. Il libro di vetta non si trova più alla sosta del terzo tiro come scritto in altre relazioni, ma è stato spostato all’uscita della via.
Vorrei far notare che la discesa non è per niente banale, a cominciare dal canalone ripido lungo il quale noi personalmente ci siamo calati con tre doppie, per poi arrivare ad una cengia lungo la quale abbiamo proceduto fino a trovare gli ometti da seguire (fate veramente attenzione in questo tratto) fino all’attacco della Stefani Toldo. Lì abbiamo trovato una corda fissa che portava giù (se volete stare più tranquilli fatevi una doppia e passa la paura) per ritrovarci all’altezza del cartello di legno dell’andata.
Sinceramente, considerato l’avvicinamento e la discesa non so quanto valga la pena ripetere questa via.
Con il socio Enrico, il quale si è prodigato di portare vino e colomba per riprendersi dal trauma