Obergabelhorn Via Normale dalla Rothornhutte per la Cresta E/NE

Obergabelhorn Via Normale dalla Rothornhutte per la Cresta E/NE
La gita
old-bear
5 18/07/2020
Accesso stradale
Strada ok fino ai parcheggi di Tasch, poi in treno fino a Zermatt.

Bellissima ed impegnativa salita, piuttosto articolata per varietà di ambienti, oggi in buone condizioni. Saliti e scesi dalla Rothornhutte attualmente con capienza limitata e con un’applicazione un po’ “pittoresca” delle normative anti-covid. Sveglia alle 3, colazione e si parte. Siamo l’unica cordata diretta all’Obergabelhorn, tutte le altre in direzione Zinalrothorn. Il Triftgletscher è in ottime condizioni, in basso pochi crepacci appena visibili e nella parte alta sul tratto più ripido che porta alla spalla di neve quotata 3640 le terminali hanno ponti di neve abbastanza consistenti. Il buon rigelo permette una salita rapida e sicura. Il canale di sfasciumi che porta alla cupola nevosa della Wellenkuppe è quasi interamente sgombro da neve, il percorso migliore non è sempre di facile individuazione ma qualche ometto qua e là aiuta. Con una bella arrampicata su placca seguita da un breve tratto ripido su neve siamo sulla Wellenkuppe dove finalmente si vede l’Obergabelhorn ed è uno spettacolo.. Visto da qui si presenta in tutta la sua maestosità ed eleganza e la cresta di salita alla vetta è proprio un bel colpo d’occhio. Con un facile tratto in discesa seguito da un tratto in piano con imponenti cornici sul lato sud in breve siamo alla base del gran gendarme che risaliamo con l’aiuto dei canaponi e in qualche passo c’è da tirare di braccia mica male. Un passo in discesa un po’ delicato per esposizione ma ben appigliato ci riporta verso il ripido pendio in neve che porta alla cresta rocciosa verso la vetta. Le nevicate dei giorni scorsi hanno coperto le vecchie tracce di salita ma le condizioni sono buone e si sale facilmente fino alla cresta rocciosa. Da qui alla vetta saliamo a tiri di corda approfittando delle soste per proteggere con qualche passo un po’ più impegnativo, utile qualche friend. Delicata l’uscita sulla spalla pochi metri sotto la vetta. Dopo circa sei ore di salita finalmente siamo in vetta, un paio di cordate in arrivo dalla Arbengrat sono già in discesa e ci godiamo un ottimo panorama in perfetta solitudine. Il vento freddo non ci consente un meritato “sbragamento di vetta” quindi si comincia la discesa che con una cospicua serie di brevi doppie ci riporta sul ripido pendio nevoso e ripercorriamo il percorso di salita. Il gran gendarme lo scendiamo utilizzando i canaponi e ancora qualche doppia sulle placche sotto la Wellenkuppe, il tratto inferiore del canale di sfasciumi ci permette ancora l’ultima doppia e siamo sulla spalla nevosa. Da qui alla Rothornhutte non resta che camminare su neve ormai smollata dal caldo. Dopo una meritata sosta alla Rothornhutte si riprende l’interminabile discesa verso Zermatt dove arriviamo verso le otto di sera a conclusione di una salita impegnativa per distanze e dislivelli ma di enorme soddisfazione.

Salita da ricordare divisa nel migliore dei modi con Monica e Mathias.

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