Facile l’accesso fino alla sella a 3650 m dove, tolti i ramponi, si traversa in leggera salita aggirando la cresta a sinistra. Occorre superare il primo gendarme (da cui ci caleremo con l’ultima doppia al ritorno) per poi rimontare sulla cresta salendo alcune rocce non difficili, ma sicuramente non banali. Per tracce e ometti si comincia a risalire la cresta arrampicando e di conserva. Bella la salita sulla cresta che arriva alla Wellenkuppe.
Per il resto del percorso nulla da dire: impossibile sbagliare.
Il tratto che ci è piaciuto meno di tutta la salita è proprio questo primo approccio alla cresta che si svolge su rocce intervallate da sfasciumi; la difficoltà maggiore l’abbiamo avuta nell’individuare il percorso migliore.
Parecchie cordate lungo la via (almeno 7-8) hanno rallentato in alcuni punti la progressione che però è sempre stata su ottima traccia sulla neve e su ottima roccia sul resto del percorso.
Un ottima gita riuscita al secondo tentativo effettuato con Marco.
Molto impegnativa per il nostro livello, e quindi di gran soddisfazione.
Una osservazione che abbiamo entrambe condiviso riguarda il fatto che se in salita abbiamo impiegato 6 h che, visto il traffico, sono nella media; in discesa ne abbiamo impiegate 8 ! perché le calate in doppia e i passaggi in arrampicata li abbiamo fatti con tutti i crismi (prussik, rinvii, ecc.). Non ci saremmo fidati altrimenti data la stanchezza, le primavere, la voglia di tornare indietro sani e salvi, ecc….
Arrivati al rifugio alle 19:00 e a Zermatt alle 22:00 stanchi ma contenti