Obergabelhorn Cresta NO

Obergabelhorn Cresta NO
La gita
barby75
5 18/08/2005

quando si risale la valle verso Zinal i primi scorci delle nostre salite , maestosi 4000 in fondo a verdissimi valloni , dal parcheggio bisogna mettersi il cuore in pace visto il tempo per arrivare alla cabane ma merita gia’ come semplice gita il percorso non è mai noioso e dopo la prima ora su strada sterrata si riattraversa il torrente e con ripide rampe e saliscendi si aggira il monte besso , gli scenari cambiano dal verde delle pinete ai fianchi ripidi ,canaloni attrezzati ,di fronte la parete nord della Dent Blanche , la cabane regna in una conca molto solitaria dove quando si sta’ per arrivare ci appare la cresta di salita ,cabane molto accogliente .
Via di salita prendere il sentiero a dex (quello di six porta verso lo zinalrothorn)subito segnato ,poi ometti e balze rocciose ,attraversare lingue di ghiaccio e crepacci , si risale il pendio a dex del crepaccio sospeso e un evidente canalino a dex ci si porta sulle balze rocciose ,con passaggi di misto si esce su un tratto piu’ dolce , verso six si risale il ripido pendio anche molto esposto , con un diagonale ci si puo’ portare verso la base di seracchi piu’ piccoli che si risalgono a dex ( pendio calcolare almeno 300mt) un tratto piu’ dolce ,risalire verso dex (attenzione alla crepaccia terminale che potrebbe essere coperta ) il pendio verso la fascia di roccette , conviene aggirarle a six dove le condizioni lo permettono con passaggi di misto , si sbuca sull’esile crestina , da qui mancano 400mt alla cima ma l’impegno è molto alto , tratti ripidi e tratti dove si cammina un piede davanti l’altro con la parete nord a six e il fianco dex altrettanto ripido , tratto finale io ho messo le 2 possibilita’ ma son tutte e due molto impegnative ed esposte , noi abbiamo risalito il pendio diretto con tre lunghezze di corda , per la discesa consiglio l’attraversata verso la rothorhutte che è meno esposta e pericolosa sia per l’esposizione che per le scariche di ghiaccio e di roccia. Discesa : siamo scesi sulla fascia di roccette facendo molta attenzione , attraversato il pendio e l’esile crestina , il pendio sotto la fascia di rocce a meta’ ha richiesto un impegno sempre continuo , si è discesi sempre con faccia a monte per 400mt con 55° , l’ultimo tratto misto ma sempre esposto , passati gli ultimi crepacci e le lingue di ghiaccio siamo arrivati sulla pietraia dove il temporale ha dato il meglio di se’ e mancava ancora la risalita al rifugio ,CALCOLARE ALMENO TRA 6-8 ORE DI SALITA E ALMENO 5 ORE DI DISCESA DALLA STESSA VIA , ci siamo fermati al rifugio volendo salire al Zinalrothorn ma la nevicata non l’ha permesso , comunque la serata al rifugio e la discesa con tutta tranquillita’ il giorno ci volevano , è un ambiente molto severo e la salita bisogna affrontarla con un buon grado di tecnica e di allenamento per la continua esposizione dei pendii sia in salita e in discesa ,UN RINGRAZIAMENTO AL COMPAGNO DI CORDATA MAX E ALLA COMPAGNIA DI RENATO E ENZO

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