Splendida e mite giornata autunnale, utilizzata per questa bella escursione che ho scelto per completare la mia precedente gita sci-alpinistica (primavera 2014) conclusa senza aver raggiunto la croce di vetta.
Ho potuto riscontrare che la decisione di rientrare senza raggiungere la ormai vicina cima, è stata in quella circostanza -in relazione alle condizioni ambientali di quel giorno, ovvero orario e soprattutto temperatura-, sicuramente giusta. La parte ripida della salita conclusiva, ha infatti un fondo erboso e liscio, e le rocce che possono trattenere la neve sono solo sulla cresta sommitale pressoché piana. A mia avviso con gli sci va percorsa solo con la fiducia (almeno…) di una completa trasformazione e consolidamento del manto nevoso…
Abbiamo trovato neve solo nel tratto (esposizione nord-ovest) passo Griess-passo Corno, tuttavia questo tratto era già “pestato” e dopo il nostro rientro, ben tracciato, e un pochino sulla cresta sommitale pressochè piana, sul limite/bordo del lato nord (innevato).
All’andata, in questo tratto -passo Griess-Cornopass-, è arrivato e atterrato un elicottero svizzero (questo tratto è infatti tutto in territorio svizzero…) che ha sbarcato tre persone. Le tracce presenti sulla neve ci hanno condotto proprio lì, e pensavamo fossero arrivati per qualche operazione di controllo/manutenzione agli impianti idroelettrici del lago artificiale del Griess o della grossa pala eolica esistente… Ci hanno invece detto di essere tre agenti di polizia (in borghese) e -con molto garbo, va riconosciuto e precisato- ci hanno subito chiesto i documenti di riconoscimento… Non mi era ancora mai capitato… Dopo il controllo e una piacevole breve conversazione hanno proseguito il loro volo di ricognizione…
Favorita da una giornata …”spaziale”…, l’escursione -condivisa con “il valser” Franco G.- è stata molto bella e soddisfacente, con panorami sempre suggestivi e di grande effetto.