Prima volta in Appennino Tosco-Emiliano d’inverno, e piena soddisfazione per l’itinerario prescelto. In origine si voleva salire sul La Nuda per il Vallone dell’Inferno, ma poi, constatata la quantità di neve caduta nella notte, abbiamo preferito muoverci su terreni più sicuri. Le creste, infatti, erano in ottime condizioni, con neve già ben trasformata o in via di veloce trasformazione (non dimentichiamo che queste splendide vette, pur sfiorando i 2000m, sono a due passi dal mare!). Le creste non sono mai difficili, occorre un minimo di attenzione solo in un paio di punti potenzialmente un po’ esposti. Per questo motivo la piccozza è senz’altro consiglibile. Ramponi indispensabili. Ritorno per la via di salita, con simpatico giro finale in gatto delle nevi. Gli 8€ della seggiovia (A/R) sono spesi benissimo, perchè consentono di liberare tempo ed energie per la traversata in quota, con panorami spettacolari sulle Apuane, l’Appennino Tosco-Emiliano, le Alpi, e la Corsica.
In compagnia di Andrea P., socio sempre più rodato, alla prima esperienza con piccozza e ramponi!