Nubiera (Buc de) Via Normale Italiana da Chiappera

Nubiera (Buc de) Via Normale Italiana da Chiappera
La gita
siddhartha83
5 12/08/2022
Accesso stradale
Traccia GPX

La partenza è stata alle 4:45 in solitaria dal campo Base di Acceglio, con luna piena e cielo sereno mentre sorgeva ad est Orione, basso sull’orizzonte, che preannunciava una giornata super (come poi è stata) per poi sparire alle prime luci dell’alba verso le 6:15. Cinque minuti prima del colle (8 km dalla partenza) e già a quota 2800, un indicazione (bivacco Montaldo), in legno ben visibile, punta ad un conoide di detriti che scendono dalla parete sud est del Buc de Nubiera. Il canalone d’ingresso alla via normale italiana (ampiamente descritto e illustrato su questo sito) si trova al fondo della parete verticale rosastra visibile nella foto, alla fine del canalone una catena in ottimo stato aiuta l’ascesa. Inboccato il canalone a circa le 8:00, vengo raggiunto da un giovane alpinista anche lui partito in solitaria, Giuseppe, che molto più in forma di me, raggiungeva l’attacco della via Normale dal campo base in sole 2 ore. Con immenso piacere abbiamo poi proseguito insieme non trovando difficoltà nelle pareti e nel cercare la via con molti ometti ben posizionati, tra cui un ultimo ometto bello grande a segnalare l’arrivo ad un ultimo tratto più tranquillo che porta al Biv. Montaldo, alla base della vetta che abbiamo raggiunto alle 10.30 circa. Il panorama è stato superlativo, filotto dei maestosi 3k a sinitra ben visibili dal Parias Coupà, fino a Tete de L’Homme mentre a destra si impongono Le Massour, Rocca Blancia e Sautron. I tratti in cui secondo noi bisogna fare più attenzione sono due: il primo tratto è nel canalone, dall’inizio fino alle catene, dove lo sfasciume di detriti e la pendenza rendono davvero faticosa la salita e ancor di più una discesa senza corda, inoltre è anche pericoloso in caso di altri alpinisti sulla via a causa degli inevitabili massi che franano in giù (mentre salivamo ne è partito uno che se ci fosse stato qualcuno dietro di noi avrebbe creato dei grossi problemi); l’altro tratto si trova dopo aver superato il terzo diedro camino di 10-12 m, su lato italiano, dove bisogna attraversare alcuni punti molto esposti su terreno infido e scosceso; Saliti senza usare corda siamo scesi dalla via normale francese più tranquilla (non facile da individuare, consigliato avere una mappa).

Bella cavalcata estrema da fare in giornata, 22 km e 2177 m. di dislivello, salita che mi è piaciuta molto per i suoi passaggi frizzanti, discesa sicuramente più calma ma monotona. Ringrazio Giuseppe per la piacevole compagnia e va a lui il merito per aver trovato la giusta via alla vetta senza difficoltà. Top!

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