- Accesso stradale
- Ultimi 3 km a tratti aerei e "strettini"
Saliti come ben descritto nella relazione senza alcuna difficolta’ nell’individuare il percorso e le eventuali varianti. Si trovano tracce ed ometti che segnalano tutti i passaggi piu’ agevoli. Nonostante l’impegno messo in discesa (ci voltavamo per guardare tutti i grossi massi..)l’unica cosa che proprio non siamo riusciti a trovare e’ la scritta “Le Massour”. Ma dove cappero e’ ?? Se qualche gulliveriano volenteroso ne posta la foto magari mi tolgo la curiosita’ !!
Giornata di sole limpida e ventilata , in cima finalmente bisognava vestirsi ! Panorama spettacolare da Nord a Sud, con il binocolo si riuscivano a scorgere lontanissimi Rosa e Cervino.
Piu’ che corretto secondo me inserire la gita nelle salite alpinistiche, non tanto per le reali difficolta’ tecniche (se non c’e’ neve si cammina e le mani non si usano praticamente) quanto per l’asprezza del percorso e la natura insidiosa del terreno.
Il forte di Plate Lombard in realta’ e’ un vero bunker, probabilmente ancora funzionante (anche se ovviamente non utilizzato) visto che e’ tutto ermeticamente chiuso e all’apparenza inespugnabile !
Poco dopo il forte/bunker si trovano le ultime piccole sorgenti d’acqua , a quota circa 2300mt.
Non trovando la scritta Le Massour scendendo abbiamo rifatto ed edificato alcuni ometti che dal fondo del canale portano a pochi metri dall’ultimo cartello posto al bivio tra il Pas de la Couletta e il Col Vallonet.
Comunque gran bella montagna, mi e’ piaciuta moltissimo, in cima ce la siamo goduta per quattro ore buone.
E poi con questo toponimo “Buc ” direi particolare che mi ricorda il “Buck” del Richiamo della Foresta !
Solo un randonneur francese ha seguito oggi le nostre tracce. Come gia’ detto dagli altri gulliveriani ,scarponi fumanti al ritorno ma solo x il mio socio , a me x fortuna difficilmente capita !
Con Maghi’ in splendida forma !