Salita dal rifugio sfruttando ancora qualche nevaio residuo poi sul ghiacciaio traccia molto buona e abbastanza diretta; qualche buco si sta aprendo nella parte bassa rendendo delicato il tratto iniziale. Spettacolare ed in ottime condizioni l’attraversamento del grande crepaccio sotto la terminale della Silbersattel; dal colle in poi traccia buona con qualche tratto delicato ed esposto sino alle roccette sotto la vetta. In salita abbiamo traversato sulla sinistra per una esile cengia ghiacciata con vecchie tracce presenti arrivando alla base di un corto pendio nevoso che porta un metro sotto la vetta; in discesa siamo rimasti sulle rocce in direzione della cresta con un passaggio molto esposto sul versante Macugnaga usato abitualmente in salita con condizioni di scarsità di neve. La vetta, molto aerea ed esposta, è costituita da una piccola calotta nevosa dove in due si sta molto stretti!
Lunga salita che da Rotenboden in vetta e ritorno si sviluppa per poco più di 29 chilometri. Dal rifugio si trovano ancora piccoli nevai che facilitano un po’ la salita sulla morena dopo la quale si attraversa un tratto molto crepacciato e delicato. Bella la risalita del ghiacciaio del Monte Rosa tra grandi seracchi pensili e crepacci con una stupenda alba sulla catena alpina. Sei cordate sulla Nordend che abbiamo raggiunto in circa sei ore di salita e numerose altre alla Dufour (sia per cresta che per il canale con le corde fisse). Stupendi panorami e veramente spettacolare la vista sull’impressionante parete est del Rosa. Giornata con meteo perfetto e cielo terso con assenza di vento e temperature mai troppo fredde. Allego Traccia.
Con Edy.
Più info e foto su climbandtrek.it