- Accesso stradale
- Ottimo fino a Pavaglione; tante possibilità di parcheggio.
Dubito fortemente che qui vi sia mai arrivata una nonna specie, come nel nostro caso, con partenza da Pavaglione (m1015). Così facendo bisogna prendere il sentiero 543b che parte da poco prima della piazzetta della frazione (inizialmente è il 542) e salire alla volta dell’alpe Gardinera; da qui in breve ci si butta sul sentiero che arriva dall’alpe le Combe (si incontrano a quota m1676). Questa parte attraversa stupende faggete, in un continuo contatto con l’acqua di un curioso canale dell’800 o col vicino torrente. Nella parte alta il blu del cobalto delle ex miniere ha evidentemente contaminato i pascoli, ora infestati da genziane acaulis. La poca neve che si pesta è nei 100m lineari antecedenti la cima, ma comunque è trasformata e portante; con le scarpe basse siamo andati alla grande. Bel giro, bel posto (17,5km per 1650m disl), moltissimi camosci, nessun homo sapiens presenti esclusi.
Dopo la gita se si fanno 5m lineari dal parcheggio ad attendere l’escursionista affamato vi è L’ostu ed Pavaion, trattoria bella vista: consigliata.