- Accesso stradale
- Strada asfaltata ben pulita fino a borgata Strobietti
Partenza in basso da Strobietti per evitare l’attraversamento della zona franosa de Prebec. Sono arrivato sulla cresta spartiacque a quota 2.570 (Praticamente in cima) e mi sono detto… perchè far scappare ancora i poveri camosci, che a seguito del mio arrivo si erano spostati proprio in cima a Punta Nonna? …mi piace pensarla così, in realtà il tempo volgeva al brutto e le difficoltà incontrate in salita non elementari, dunque sono tornato giù più che soddisfatto di questa gita anche senza la cima, per di più in questa stagione.
Servono ramponi ed è utile la picozza per l’attraversamento dei nevai finali (Sopra i 2300mt). Delicato l’arrivo in cresta (No cornici) perchè taglia in alto un pendio molto ripido.
In discesa tenuti i ramponi anche sui prati fino a quota 2.200: meglio così (Si sono solo sporcati un pò di terra) perchè l’erba umida è davvero insidiosa su queste pendenze. Sotto i 2.200 la neve è assente e si riescono ad intuire tracce di sentiero o almeno tratti meno ripidi sui quali si limita il rischio di scivolata (Consigliati comunque i bastoncini).
Da Strobietti fino all’Alpe Cruvin, invece, il sentiero è evidente e ben segnalato, pulito da neve ad oggi.
Da solo, credo di essere stato il solo essere umano nel raggio di Km2, circondato da miriadi di camosci nelle praterie e qualche capriolo nel bosco… una gita di ricerca ed avventura, notevole per amanti del “genere”… un episodio particolare: seduto su una pietra a far “colazione” un cucciolo di camoscio (Che evidentemente mi vede male in controluce) corre dritto verso di me a “rotta di collo”, si ferma a 5 metri, non di più, dal sottoscritto (Immobile e stupito da questo comportamento)… mi guarda per qualche attimo… riconosce che non sono un suo “simile” e scappa via… che incontri inusuali!!!
Grazie ad Andrea81 per le preziose info sull’itinerario! (P.S. avevi ragione: tra qualche settimana è meglio…)