Nona (Becca di) da Pila

Nona (Becca di) da Pila
La gita
lupo-solitario
3 17/03/2014
Accesso stradale
n.n.
Osservazioni
Visto valanghe lastroni esistenti
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
1400
Equipaggiamento
Scialpinistica

Il conto con la Becca è chiuso! Dopo avermi per cosi dire respinto negli ultimi due anni, oggi finalmente si è concessa. Ci sarei voluto andare nel weekend ma la reperibilità mi ha inchiodato a casa. Poco male, visto che qualcuno ha relazionato così da avere qualche info utile.
Partito da Pila alle 5.45 con ben +6°C(!) ho risalito agevolmente le piste e su traccia appena appena gelata ho traversato fino a Plan Fenetre (fin qui rigelo scarso).
Viste le info ricevute da izio1974 circa alcuni scaricamenti sul pendio lato Comboè (vedi foto), sono sceso un po’ più diretto puntando agli alpeggi di Comboè Dessous. Scelta azzeccata e che consiglio in quanto al ritorno, passando il sentiero proprio in corrispondenza dei coni di valanga, ho constatato che avrei ravanato non poco.
Da Comboè in su buon rigelo, che vista l’ora (circa le 6,30) mi ha costretto ha tribolare un po’ prima di decidermi poco sotto il bivacco Federigo a mettere i coltelli. Sbucato al sole una volta sul pendio finale e arrivato in cima alle 9,00. Totale solitudine e vento debole mi hanno regalato bei momenti di pace e di contemplazione del magnifico panorama che si gode da lassù. Un po’ per motivi di tempo e un po’ per il caldo africano in arrivo una volta spuntato il disco solare, inizio la discesa intorno alle 9,30. Purtroppo ieri devono essere scesi tardi (troppo!!) e così tutta la parte destra (faccia a valle) del pendio era letteralmente devastata da solchi profondi che mi hanno lasciato presupporre abbiano sciato sulla polenta… Stando un po’ a sinistra, io ho trovato il pendio ancora portante. Idem da sotto il bivacco in giù, dove se si tiene la destra si trova una discreta crosta portante ben sciabile (fondo ancora irregolare e lavorato dal vento) mentre a sinistra crosta ancora non portante. Tenere presente che quando sono sceso era ancora in ombra. Anche qui tracce di discesa profonde impercorribili. Il firn è un’altra cosa…
Forse giusto gli ultimi metri prima di arrivare sul vallone ma quando sono passato io non aveva ancora mollato.
Risalita tra i coni di valanga (un po’ ravanosa ma fattibile) per tornare al Col Plan Fenetre con già un caldo pazzesco!
Comodo e divertente rientro su piste “morbide”.

Oggi, mentre ero sulla cima e posavo lo sguardo su Aosta mi è venuta alla mente una celebre frase del grande Walter Bonatti:

Da quassù il mondo degli uomini altro non sembra che follia, grigiore racchiuso dentro se stesso. E pensare che lo si reputa vivo soltanto perché è caotico e rumoroso..

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