Cielo terso e azzurro. La giornata doveva essere dedicata all’arrampicata in bassa Valle ma causa di forfeit a metà giornata ho dovuto cercarmi un’alternativa. E alla fine alle 16, davanti ad un caffè a Gressan, mi sono detto: perchè non frasi la Becca di Nona da Pila. Salito in fretta e furia a Pila, sono partito dal parcheggio di Pila alle 17 circa, davanti al cartello che indicava: sentiero 16 Becca di Nona 4.45 hr. A passo spedito, ho subito preso il sentiero che risale la pista di discesa e dopo circa 30 min mi sono ritrovato ad un bivio appena dopo una casa con stalla intorno ai 2000 m s.l.m. Da qui ho girato a sinistra edopo pochi metri sono entrato in mezzo ad un bellissimo bosco dove ho incontrato il tracciato della SkyRace. Ispirato (!!) ho percorso in corsa questo tratto (nota con scarponi, sarebbero state meglio le scarpette) e in breve ho raggiunto il Plan de Fenetre (m 2200). Da qui si scende fino a Cuombè (m 2000 circa) nella piana attarversata da un ruscello che è appena antistante la salita alla Becca di Nona (m 3142). Da qui, oltrepassato un ponticello in legno sulla sinistra, si segue il sentiero 16 (o anche le bandierine gialle e rosse della SkyRace). La prima parte è ripida e su sentiero con radici e pietre esposte. Dopo breve si arriva ad un secondo piano che prosegue in direzione della pietraia a metà tra la Becca di Nona e il Monte Emilius. Alla base della pietraia, parte un sentiero lunghissimo ma facile che tra numerosi zig zag porta poi alla cima. La salita l’ho completata in 2h15min. La discesa in 1h15min (quasi sempre correndo).
Bellissimo il panorama dalla Becca di Nona su tutte le cime della Valle. Da mozzafiato la discesa col tramonto sul Cervino, il rosa e il Bianco. Grazie alla pazientissima fanciulla che ha assecondato la mia idea di partire per la Becca alle 17 del pomeriggio e mi ha aspettato a Pila. 🙂