Nona (Becca di) da Aosta

Oggi per me prima salita alla Becca di Nona con partenza dal piazzale della cabinovia di Pila, senza alcuna velleità da sky racer. Probabilmente abbiamo commesso un paio di errori nelle strade e nei sentieri percorsi sino al Comboè, percorrendo più strada di quanto non preveda il tracciato di gara, ma la salita è stata comunque piacevole. Una volta raggiunto Pian Palè purtroppo il cielo comincia a velarsi, e le nuvole si abbassano togliendo visuale, nonostante le temperature rimangano piacevoli ed il vento sia totalmente assente. Per la salita scegliamo di non passare dal Col Carrel, ma intorno a quota 2.700 metri cominciamo a trovare neve sul sentiero. Mano a mano che saliamo la neve aumenta, e gli ultimi 350 m sono tutti su neve sempre più abbondante, anche 30/40 cm: salita più faticosa ed impegnativa di quanto avessimo sperato per le nevicate in quota dei giorni scorsi. Arriviamo in cima avvolti dalle nubi e dalla nebbia, sostiamo poco in cima e poi scendiamo verso il Col Carrel. Da qui, sempre con neve abbondante, imbocchiamo il sentiero che parte dietro al bivacco Federigo Zullo e ci riportiamo a bivio sopra Pian Palé, finalmente senza più neve sul percorso. Da qui ci dirigiamo al Comboè e poi risaliamo al Col Plan Fenetre, e da qui ci portiamo a Pila, dove prendiamo la cabinovia per tornare ad Aosta.

Percorso lungo ma di grande soddisfazione, oggi reso più faticoso e tecnicamente impegnativo dalla neve abbondate presente nella parte alta del percorso, sia in salita che in discesa. Temperature sempre gradevoli nonostante la copertura nuvolosa dalle 11,00 circa in avanti, peccato non aver potuto ammirare la parete nord dell’Emilius carica di neve.
In compagnia del Confratello Andrea il Valdostrano, estimatore di questa montagna e di questo percorso. Dopo 23 km e 2.680 m di dislivello percorsi, ci regaliamo un’ottima ed abbondante merenda sinoria alla Kiuva per reintegrare le calorie spese 🙂