Una meraviglia, un viaggio in un mondo incantato a pochi metri dall’Aurelia. Noi, gente da gneiss, l’abbiamo presa un po’ sottogamba, e l’impatto con i primi due tiri è stato piuttosto rude. Poi ci si abitua, i passaggi sono meno cattivi, la roccia è splendida e si può godere tutta la bellezza dell’ambiente. L’itinerario si presta ad una arrampicata tecnica ed elegante, precisa di piedi, giocata su piccoli spostamenti, divertentissima. Abbiamo fatto gli otto tiri canonici, in linea con la relazione di Gulliver, senza troppi problemi nè per l’attrito delle corde (basta raddoppiare qualche rinvio, portarne almeno una quindicina) nè per la comunicazione. La chiodatura è sufficiente, a volte bisogna cercare un po’ ma le protezioni, dove servono, ci sono.
Con pluto79 e ader75, cari, simpatici e baldissimi giovanotti: loro sanno di averle provate tutte per farmi fuori, ma sono sopravvissuto. Sciagurata l’idea di andarci di domenica, sul tardi è impossibile parcheggiare. Abbiamo passeggiato da Spotorno all’attacco, e viceversa, dando spettacolo: c’è gente che ha fermato la macchina in coda e mi ha chiesto di posare per qualche foto…Tanto di cappello agli apritori, mi pare Grillo, Simonetti e Oddone nel 1979, sia per l’idea che per il pelo….