Noire (Tete) da Nevache, anello per il Vallon de la Grande Manche

Noire (Tete) da Nevache, anello per il Vallon de la Grande Manche
La gita
dani
4 18/04/2019
Osservazioni
Sentito assestamenti
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa compatta
Quota neve m
1600
Equipaggiamento
Scialpinistica

Scarso rigelo notturno. Il meteo dava bel tempo al mattino e schiarite al pomeriggio, ma alle 9 il cielo era già coperto. Nel corso della giornata, per fortuna, il tempo non è peggiorato, però lungo la cresta che collega la Tete Noire al Rocher Privé la visibilità era scarsa per cui ho imboccato la nord-ovest della Tete Noire troppo presto ritrovandomi in un canale che dava su di un salto. L’errore mi è costato un paio d’ore e quando ho individuato l’ingresso giusto, non essendovi più tracce di passaggio, non mi sono fidato (il GPS, in effetti, a qualcosa servirebbe considerata la traccia inserita da Popino …). La nord-ovest comunque, al meno in alto, era ancora in farina. Breve la discesa dal Rocher Privè: con le condizioni meteo di oggi forse sarebbe stato meglio scendere direttamente i pendii ovest della Tete Noire (ammesso che siano raccordati) che avrebbero portato più in basso nel Vallon de la Moulette, allungando la risalita, ma almeno avrebbero evitato il traverso in cresta sicuramente più panoramico con il bel tempo … Il punto di partenza ideale sarebbe più a monte del Pont du Rately, cioè dal ponte sulla Claree oltre la Basse Sausse dove in pratica termina la traccia inserita da masmass e da dove a sinistra parte un bivio per il refuge de Buffere e diritto arriva quello dal refuge de Chardonnet evitando così gli ultimi km di strada al rientro (che si possono anche fare sci ai piedi sulla destra orografica della Claree, ma comunque spingendo)

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