- Accesso stradale
- ampio parcheggio sterrato all'inizio del sentiero
Noi per l’avvicinamento, una volta al lago Blu (l’abbiamo raggiunto dopo la salita mattutina della Tour Real) abbiamo seguito il sentiero per il Colle Bioancetta per un breve tratto, per poi deviare per vaghe tracce a reperire la dorsale della spalla del Roc della Niera, abbreviando un po’ il percorso senza passare dal Col Longet.
La dorsale è ripidina ma consente di arrivare rapidamente sotto la parete rocciosa, giusto un paio di passaggi in cui è meglio traversare sotto cresta.
Giunti sotto il Roc della Niera, siamo saliti per la via dei Diedri, con due tiri di corda lunghi (io aspettavo sotto mentre Marco si smazzava la salita per poi recuperarmi) siamo arrivati in cima. La salita si è rivelata divertente e non c’è esposizione, alcuni passaggi non sono proprio così appigliati e richiedono un po’ di fiducia negli scarponi (da secondo di cordata ovviamente non ci sono problemi). Attenzione solo ad un tratto centrale in cui ci sono parecchie pietre smosse (di piccole dimensioni, ma se cadono dall’alto fanno male lo stesso). Valutazione di questa via direi PD+.
Sbucati in vetta, siamo poi scesi dalla normale che si rivela abbastanza agevole fino al termine del canalino (sono presenti spit e moschettoni con molla per assicurarsi); il passaggio chiave è l’aggiramento di uno spuntone su un terrazzino molto esposto, il problema principale è che non si riesce a vedere dove si dovranno mettere i piedi, anche qui sono presenti punti di sosta per eventualmente mettere un tratto di corda fissa. Dopo il passaggio ancora una breve cengia facile ma esposta e si è sul sentiero.
In discesa siamo poi passati dal Col Longet con i caldi colori del pomeriggio.
Oltre a noi un’altra coppia che scendeva la normale. Aria gelida proprio all’attacco della via dei diedri che ha compromesso l’uso delle mani, per fortuna in alto non si sentiva più.
Con Marco che è salito per l’ennesima volta qui per trascinarmi in cima e poi in qualche modo farmi scendere.
Concatenamento con la Tour Real nonostante le apparenti distanze si riesce a fare tranquillamente con un po’ di allenamento.