Bella gita.
Corda imbrago e ferramenta varia mai usciti dallo zaino. L’unico passaggio un po’ esposto ha un cordino fisso e tanto basta. Il resto è divertente ma mai preoccupante.
Il pericolo vero è lo spesso strato di verglas che copre il sentiero in certi punti, specie all’inizio e sulle rampe del Col Longet, e che resistono per tutto il giorno.
Per evitare il ghiaccio nella parte alta, o anche solo per variare un po’, proseguire dopo il Lago Blu per il vallone Blanchet (al bivio prendere a dx anziché a sx). Dopo un po’, tagliare a sx per i prati e raggiungere il primo costone che scende dalla cresta della Niera. Sul costone si trovano tracce di sentiero e ometti; seguendoli, si raggiunge in breve il sentiero normale per la Niera, un po’ sopra la casermetta del Col Longet. Grazie all’esposizione, questo percorso è privo di ghiaccio.
Con Antonio e Mario.