Niblè (Monte) Via Normale da Grange della Valle, anello per il Rifugio Vaccarone

Niblè (Monte) Via Normale da Grange della Valle, anello per il Rifugio Vaccarone
La gita
andreabornese
5 30/09/2018
Accesso stradale
Grange della Valle, Rifugio Levi-Molinari.

Partito alle 7.30 da Grange della Valle mentre albeggiava. Il sentiero che si inerpica sulle pendici sud della Niblé è piuttosto panoramico e giunti a quota 2800-2900 è visibile il bivacco Sigot, nella conca dell’ex-ghiacciaio Galambra, il bivacco “gemello” del W. Blais. Ad attendermi al bivacco un folto gruppo di stambecchi, prevalentemente femmine e cuccioli. Prima di dirigermi verso il ghiacciaio Ferrand sono ridisceso per qualche metro sul lato francese per fotografare il Lac d’Ambin, ma ho lasciato perdere perchè a quell’ora (10.30 circa) un leggero strato di verglass ricopriva tutto, rendendo facile la scivolata. Raggiunto nuovamente il bivacco mi sono inerpicato per le roccette che costituiscono la base della cresta O della Niblè (salendo al bivacco dal lato italiano in pratica si volta a destra di 90°). Qui conviene prestare attenzione, poichè la traccia parte sul lato italiano della cresta, ma scavalla rapidamente sul lato francese, occhi aperti e guardarsi attorno, gli ometti sono abbastanza visibili, ma alcuni passaggi sono esposti. Man mano che ci si avvicina al ghiacciaio la cresta diventa sempre più detritica, qui giunti alla terminale del glacio-nevaio ho calzato i ramponi. Va costeggiato il frastagliato risalto roccioso che ci si ritrova sulla destra. Ad un certo punto quest’ultimo si interrompe lasciando intravedere una “rampa”, in alternativa si può proseguire in direzione punta Ferrand ed aggirare un secondo, ma più piccolo ed isolato, risalto roccioso. Io ho percorso la “rampa”, da qui in breve si entra nel ghiacciaio vero e proprio. Le condizioni del ghiacciaio ieri erano abbastanza buone, c’erano tracce di pioggia e di un successivo ri-gelo e poi a tratti “venature” di ghiaccio vivo, parecchie rocce affioranti. Sostanzialmente inutile la piccozza per sostare, anche se consigliabile averla comunque appresso, indispensabili i ramponi. Raggiunta nuovamente la cresta O, per tracce di sentiero ho raggiunto la cima dove due stambecchi mi attendevano. Passaggi esposti per raggiungere le croci di vetta, evitati per via della presenza di verglass. Ridisceso per itinerario di andata.

Bella giornata, con tempo soleggiato fino alle primissime ore del pomeriggio! Forti e chiari i bramiti dei cervi giù a valle, tanti “merenderos” al Levi-Molinari. Oggi uscita in solitaria, nessuno dal Blais in poi. Soddisfatto.

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