Relaziono raramente ma in questo caso è doveroso. Forse è peggiorata dai tempi di alcune relazioni, però l’unico passo con roccia un poco più salda è all’ultimo diedro scuro(suggestivo e divertente, III o III-), la difficoltà finale che porta ai pendii detritici sottostanti la vetta; la parte di cresta che lo precede è di roccia cattiva quando non tremenda, ed in particolare il torrione di II + ( quello che compare nella foto di Bubetta) presenta un uscita, a destra del tettino, che è semplice ma richiede l’uso d’un appiglio dall’aria inaffidabile… peccato che qualora rimanesse in mano si ha alle spalle una voragine. Sui torrioni ci sono alcuni passi facili ma in aderenza su placche friabili e coperte di detriti, idem come sopra per quanto riguarda l’esposizione; ai lati dei torrioni sfasciumi molto molto esposti ed insidiosi. Dopo anni di
aiuto-gestione al Vaccarone è triste ammetterlo, ma gli scisti del massiccio d’Ambin spesso è meglio guardarli da lontano: a mio parere sconsigliata.
Discesa dalla normale completamente secca.