Nery (Mont) da Trino

Nery (Mont) da Trino
La gita
rebeccatorche
3 12/05/2024
Accesso stradale
auto bordo asfalto
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Quota neve m
1800
Equipaggiamento
Scialpinistica

Spallato gli sci 600 m fino ai ruderi di Furka (1800 circa). Temperature altine e rigelo sufficiente nel vallone della forca dove la neve è compatta di fine stagione, da sotto il colle fino a dentro il vallone laterale crosta da rigelo non portante (cedeva quei 1-2 cm tipo cartone). Primo ripido abbiamo tenuti gli sci dentro una valanga pallottolare recente, secondo ripido scalinato bene rompendo una crosta da rigelo di un cm. Drittone finale per accedere alla cresta sommitale scalinato bene su neve inumidita. Cresta per accedere in vetta non banale, neve gripposa e rigelata comunque scalinabile, con a tratti esposizione notevole, ci si tiene verso il pendio sud (circa 15 minuti di progressione cauta). Tra tutto, cambi assetto e compresa la “battitura” di traccia sulla crosta impiegate circa 4h.
Discesa: dalla sella dove siamo sbucati in cresta salendo scesi in retromarcia 20 m poi messi sci, neve rigelata irregolare in ombra e crosta smollata al sole. Poi una parte di velluto leggermente cotto. Ripido centrale sceso a dx per evitare la ripidissima entrata centrale, neve dura, meglio poi al sole, umida e sciabile. Vallone con sole che ha smollato per bene la crosta rendendola facilmente sciabile, tipo neve fresca umida (quadricipiti contenti). Nel vallone della Forca neve vecchia e portante, appena smollata e divertente. Tutto sommato in salita pensavamo di fare una sciata ben più grama, tuttavia niente firn uniforme di maggio. La mia idea è che dopo una nevicata fino a 2000 m ci abbia piovuto sopra (probabilmente fino a oltre 2600-2700), e poi non abbia trasformato col poco sole dei giorni scorsi, quindi trovato neve bagnata con crosta semi portante. Vera primaverile solo nell’ampio pendio expo est prima del circo finale. In quest’ultimo ancora neve non trasformata. Cresta finale gonfia di neve, per fortuna ben portante ma non dura. Ometto di vetta (a memoria alto più di un metro) strasepolto.
Se il meteo si mette al bello qualche giorno a trasformare bene senza zero termico nello spazio sarà ancora buona per un bel po’, come un po’ tutto in giro.

Dopo un tentativo dal lato Brusson terminato all’anticima ovest, questa volta raggiunta la vetta.
Sempre un posto isolato e bellissimo. Con l’inossidabile Jimmy.

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