Gita di grande soddisfazione in quanto l’ambiente in cui si svolge è veramente molto “severo”. Il primo giorno si raggiunge il rifugio des Ecrins seguendo il sentiero che passa vicino al rifugio del Glacier Blanc, per poi proseguire scegliendo fra il sentiero oppure attraversare la parte bassa del ghiacciaio.Se si decide di seguire la traccia sul ghiacciaio necessita fare un pò di attenzione in quanto è la parte più crepacciata, una volta superato il tratto iniziale, è una tranquilla camminata fino alle pendici del rifugio( altri 100 metri in quanto è su uno sperone roccioso).Gestione del rifugio alla ” francese ” nel bene e nel male, nel senso che appena arrivati, subito parole “dolci” di accoglienza da parte del gestore a riguardo “des Italiens “, il quale però si è prodigato dopo cena a fornire informazioni dettagliatissime sulle condizioni meteo del giorno dopo e consigli relativi alle destinazioni pricipali. Se vi piace fare una colazione abbondante portatevi qualcosa da casa.
Sveglia 2.50, colazione alle 3.00 e poi giù per il pendio di sfasciumi sotto una bella nevicata( porre attenzione a questo tratto in caso di verglass).La neve è caduta copiosa fino a quando non abbiamo superato il tratto potenzialmente più critico, ovvero il passaggio sotto al seracco posto sul lato destro della traccia, poi fortunatamente è uscito il sole.La traccia continua sempre abbastanza sotto tiro attraversando però luoghi di bellezza estrema. In cima vento forte e freddo,quindi dopo pochi minuti di sosta, abbiamo iniziato quella che è una discesa senza fine per arrivare al parcheggio di Le pre madame carle.
Acqua disponibile su tutto il percorso e anche se è di scioglimento è gradevole.
Un saluto ai compagni d’avventura :
Cristina,Maurizio, Mauro e Gigi.