Dunque. Percorro questo itinerario in modo leggermente diverso da quello proposto. Ma non abbastanza diverso da crearne uno nuovo.
In questo caso percorro tutto il sentiero della scogliera, da Los Gigantes, la prima galleria, e tutto il canale del Natero (come da copione).
Arrivato nel barranco del Natero, vado ad ispezionare l’ingresso della galleria per Masca, che trovo aperta, in vista di un futuro giro da qui.
Poi, anziché risalire il barranco come nella gita precedente, seguo le tracce di sentiero e scendo verso il mare.
La discesa non é semplice e poco percorsa.
Il barranco scende di 300 metri verso la spiaggia lungo un impressionante canyon di roccia rossa, che in alcuni punti si strozza formando dei salti con delle pozze.
Quindi occorre in piú punti risalire e scendere le pareti laterali, per evitare questi salti.
Bisogna avere un pó di occhio per notare gli indispensabili ometti ed in alcuni punti arrampicare e disarrampicare. Ma niente di che, I/II max per pochi metri.
Raggiunta l’agognata playa di Barranco Seco, mi concedo un bagno, nudo, tanto non cé anima viva; nemmeno sul mare.
(La sensazione dell’acqua di mare che mi leva sudore e terra e mi disinfetta i graffi alle gambe, ve la lascio immaginare…)
La spiaggia é fatta di sassi ma l’ambiente é veramente selvaggio e primordiale.
Ora viene la parte più facile. Non mi resta che attraversare tutta la spiaggia (ci vuole un pò) per poi trovare il sentiero che mi introduce dentro il Barranco Seco oramai abbastanza familiare.
Rivedo la solita casa del disperato, che peró non incontro mai.
Ci metto una mezz’ora per tornare all’altezza del canale del Natero. Galleria a ritroso. Quando esco sono le 18 locali, cioè il tramonto.
In 50 minuti arrivo alla macchina alla luce della frontale.
Partito alle 13. Arrivato dopo 6 ore esatte.
25 gradi. Temperatura dell”acqua piú o meno 22.
Purtroppo posso solo postare 10 foto. Ma ne metterei 100 per mostrare tutta la varietá di ambienti incontrati.
La traccia mostra tratti impazziti a causa delle numerose piccole gallerie. Ma é comunque utile per capire l’andamento e la morfologia del territorio.
Bellissima gita in solitaria.
Incontrato un tedesco solitario e tre merenderos all’inizio.