- Accesso stradale
- Sconnesso ma percorribile, con attenzione.
Percorsa al pomeriggio dopo Prenotazione obbligatoria, per esplorare un altro tratto di parete di questo meraviglioso angolo.
L’accesso non è semplicissimo per chi come noi non conosce nulla della zona. Dal parcheggio con tavolino e panchine sull’ultimo tornante prima di arrivare al Forte si imbocca il sentiero (le relazioni dicono 1a in realtà è segnato 517). Si passa il bunker con antenne, si prosegue in discesa fino a passare la vecchia cabina (che sta sulla sx) e dopo qualche decina di metri si prende un bivio sulla dx. Siete nel posto giusto se arrivate sul tetto in cemento di un vecchio caseggiato, che scenderete su una meravigliosa scaletta arrugginita non fissata da nessuna parte! Da lì in poi non ci si perde più, si seguono cavi e corde fisse abbastanza decenti, si passano numerosi attacchi con targhetta e si arriva alla via.
Ho riscritto il nome all’attacco che era parecchio sbiadiato, ho deciso che adesso giro con l’indelebile nello zaino…
La via non è banale, la spittatura è giustina, difficile da azzerare. Belle le placche iniziali, fisico il tiro con le canne e il tettino.
La roccia nel complesso è buona, pochi tratti unti ma si scala.
Solo io e Claudio in parete e barche a non finire nel mare dietro di noi. Che paradiso!