Splendida ed elegante montagna la Muzelle!!!
Noi abbiamo attaccato il tratto finale circa 50 mt prima del col Jean Martin (fettuccia evidente su roccia a dx),senza seguire la cengia descritta,ma così facendo,dopo un primo tratto di roccia compatta molto bella da scalare,ci si trova a risalire una vaga crestina di roccia pessima.Poi dalla cresta il percorso per la cima è ancora lunghetto,più facile ma a tratti molto esposto.
In discesa,dopo un lungo tratto delicato da disarrampicare, abbiamo fatto tre brevi doppie attrezzate che ci hanno depositato al col Jean Martin e poi ancora una dal colle per evitare il primo tratto più ripido su neve ormai molle e quindi molto pericolosa per la discesa.
In basso abbiamo deciso di seguire per intero il glacier de la Muzelle trovando però verso la fine un muretto in ghiaccio abbastanza impegnativo dove abbiamo utilizzato qualche vite per passare in sicurezza. Così facendo si arriva poco a valle del rifugio seguendo una stretta forra che,senza neve,può presentare passaggi un po complicati (quando inizia la forra sarebbe meglio alzarsi un po sul suo lato sinistro orografico).
La difficoltà PD+ è a mio parere corretta ma resta il fatto che il percorso non sempre evidente,la lunghezza dei tratti impegnativi,i numerosi pericoli oggettivi,la qualità della roccia e l’esposizione di alcuni tratti ne fanno una salita che di banale non ha proprio nulla!
Considerare che la discesa su un itinerario come questo per una cordata può essere anche più lunga rispetto al tempo che si è impiegato a salire.
Con Patti e Jacques,oltre a noi solo un’altra cordata da tre con guida nonostante il rifugio (ottima accoglienza) fosse pieno!!Peccato per la presenza di qualche nuvola che dalla cima ci ha impedito la visuale sui giganti degli Ecrins.
Gran giornata e finalmente metto piede anche nel mitico Oisans!!!